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Eventi | 08 aprile 2019, 14:07

Al Cinema Romano, serata omaggio al regista Armando Ceste

Durante la serata, proiezione speciale di "Mediterranea", opera prima di Jonas Carpignano

Al Cinema Romano, serata omaggio al regista Armando Ceste

 

Ad aprire la serata il cortometraggio Movimento (2008,5'), ultimo film di Armando Ceste ispirato all'omonima poesia di Aldo Palazzeschi e dedicato ai morti in mare nello stretto di Sicilia. Autore coraggioso e militante, Armando Ceste è sempre stato capace, attraverso i suoi film, di denunciare la violazione dei diritti umani e dare ascolto e voce agli ultimi.

A seguire sarà proiettato Mediterranea di Jonas Carpignano. Mediterranea racconta la storia di Ayiva, di recente partito dalla sua nativa Burkina Faso, in cerca di un lavoro che gli permetta di provvedere a sua figlia e sua sorella. Approfittando della sua posizione in una organizzazione che fa contrabbando di immigrati, trova il modo di lasciarsi alle spalle il continente africano. Ayiva cerca di adattarsi alla sua nuova vita in Italia, ma la tensione nella comunità locale continua ad aumentare e le cose si fanno più pericolose. Deciso a non darsi per vinto, cerca di resistere, ma questo ha il suo costo.

“I movimenti migratori internazionali – dichiara Jonas Carpignano – hanno cambiato la faccia dell'Italia. Ogni anno migliaia di immigrati dal nord e centro Africa lasciano le loro abitazioni e le loro famiglie e, su imbarcazioni improvvisate, e a grave rischio personale, attraversano il Mediterraneo per arrivare in un'Italia niente affatto ospitale. La maggiore conseguenza di queste migrazioni e del cambiamento sociale che hanno prodotto è che l'Italia per la prima volta ha un "problema razziale" su vasta scala. Ho sempre avuto una grande sensibilità per i problemi razziali negli Stati Uniti e in Italia e mi interessa in particolare osservare le differenze storiche e sociali fra le due nazioni, e ciò è dovuto al fatto che vengo da una famiglia che è parte italiana, parte americana, bianca e nera. Durante la mia permanenza in Italia ho sempre notato come i neri che incontravo e conoscevo erano sempre o venditori ambulanti o lavoratori immigrati. Non c'era segno di quella classe media nera a cui ero abituato essendo cresciuto nel Bronx a New York. L'esperienza dei neri in Italia è dunque caratterizzata da delle specifiche condizioni storiche e sociali che hanno coinciso con l'ondata di immigrazione degli ultimi anni. Dopo la rivolta di Rosarno, del gennaio 2010, ho immediatamente sentito di dover fare un film sull'esperienza degli immigrati in Italia. Ho deciso allora di passare l'estate fra Rosarno e Foggia. Ho vissuto in baracche di cartone, in case abbandonate in modo da incontrare i partecipanti alla rivolta, sentire le loro storie e raccogliere le informazioni sulle loro vite. Così facendo ho avuto un accesso senza precedenti a storie e luoghi che non sono stati mai raccontati prima in un film”.

L’ingresso sarà ad offerta libera, il ricavato verrà destinato al sostegno del Programma Italia di Emergency.

 

comunicato stampa

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