In attesa della decisione sull'eventuale proroga delle misure atte al contenimento dell’emergenza sanitaria in Piemonte, il Glocal Film Festival annuncia il suo programma, dal 12 al 16 marzo al Cinema Massimo di Torino.
Le produzioni regionali tornano protagoniste con 50 titoli tra sezioni competitive, proiezioni speciali, omaggi e incontri. Si inaugura con la prima cittadina di Pastrone!, documentario di Lorenzo De Nicola sul regista del colossal Cabiria, un personaggio che ha svolto un ruolo fondamentale nel cinema muto nazionale e internazionale. Ospite in sala l’attore Fabrizio Bentivoglio, voce di Pastrone nel documentario.
Gli storici concorsi del Glocal sono Panoramica Doc con sei titoli in programma di cui due in anteprima assoluta e Spazio Piemonte, dedicato al cinema breve con 20 cortometraggi in gara.
I documentari sono: Moka Noir: a Omegna non si beve più caffè di Erik Bernasconi, un’indagine sul declino e la fine del florido distretto industriale del casalingo nato nel secolo scorso intorno sul lago d’Orta; Aurora di Giuseppe Bisceglia, che racconta quattro vicende di ordinaria periferia urbana nell’omonimo quartiere torinese; Star Stuff, suggestivo documentario del giovane Milad Tangshir con il sound design di Vito Martinelli, ci porta negli angoli più remoti del pianeta in un viaggio alla scoperta di tre osservatori astronomici e delle comunità che vicino a essi vivono offrendo spunti di riflessione sul nostro rapporto con la terra e con gli altri; Essere Lydia, firmato dal regista astigiano Gino Caron, vincitore del Premio Torèt Miglior Cortometraggio al Glocal 2019; Ghiaccio, opera prima di Tomaso Clavarino con le musiche di Paolo Spaccamonti, che mostra come sei giovani richiedenti asilo fuggiti dall’Africa e arrivati in Val Pellice hanno trovato un motivo di riscatto e speranza nel curling; infine Medium, che si addentra nei territori dell’invisibile, da sempre tema principale della ricerca artistica e personale della regista Laura Cini.
L’omaggio di questa edizione di Glocal è dedicato a Gianluca Maria Tavarelli, con tre proiezioni di film dei suoi esordi in 35 mm. Lunedì 16 marzo sarà anche insignito del Premio ‘Riserva Carlo Alberto’.
Tra gli altri ospiti, Paolo Beldì, regista di innumerevoli trasmissioni tv dagli anni ’80 a oggi, per l’appuntamento speciale dedicato a cinema e tv; la giovane attrice Marina Occhionero, a cui andrà il Premio Prospettiva; e Oria Conforti, Diego Novelli, Sergio Ariotti e Mia Santanera per la serata organizzata in collaborazione con Rai Teche dedicata a La Ragazza di Via Millelire di Gianni Serra nel 40° anniversario dall’uscita in sala del film.
Completano il programma la masterclass ‘Disegnare il cinema’ tenuta da Giuseppe Liotti, storyboard artist dei film di Matteo Garrone, e la mostra Ritratti di Cinema, al Polo del '900, dal 5 al 19 marzo, dedicata alle comunità cinematografiche che continuano a promuovere la settima arte nelle sale piemontesi. una mostra-progetto dedicata alle comunità cinematografiche e a coloro che continuano a vivere e promuovere la settima arte nelle sale piemontesi. Ideata e curata da Alessandro Gaido e con le fotografie di Diego Dominici, è composta da 54 ritratti realizzati in occasione della manifestazione Movie Tellers – Narrazioni cinematografiche 2019 e ha coinvolto 27 cinema del territorio regionale divisi per tematiche: la sala, il lavoro, il pubblico. Completeranno il percorso espositivo una saletta proiezioni dedicata ai tanti locali della città di Torino, attivi e cessati, raccontati attraverso il film Manuale di Storie dei cinema di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli, e una parete di polaroid con tutti i volti di gestori e proprietari, le attrezzature, gli oggetti e le curiosità colti dall’obiettivo di Dominici.
“Stiamo vivendo un momento difficile, pieno di incertezze e di timori, e siamo naturalmente molto dispiaciuti per tutte le realtà culturali messe a dura prova dal blocco delle attività”, dichiara Gabriele Diverio, direttore artistico del Glocal Film Festival. “Non vogliamo sottovalutare ciò che sta accadendo e siamo consapevoli che il rischio di una proroga sia alto. Ma ci sembra giusto presentare al pubblico questa diciannovesima edizione. Siamo convinti che, tra tante paure, possa essere d’aiuto qualche certezza. La certezza è un gruppo di lavoro che ha messo a punto e perfezionato questa edizione nell’arco dell’ultimo anno. Così come la rete di collaborazioni che è stata messa in piedi e i film che sono stati selezionati pensando al nostro pubblico. Finché non ci verrà comunicato il contrario, ci prepareremo al meglio per far sì che il 12 marzo si possa inaugurare il festival con un evento dedicato a tutta la città, nell’anno di Torino Città del Cinema 2020. Siamo pronti ad andare in scena e vogliamo fare festa con gli amici e tutti gli appassionati di cinema. Se non sarà possibile, sapremo di non aver lasciato nulla di intentato".