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Politica | 20 settembre 2016, 18:13

Torino, la Regione approva la “Nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte”

A larghissima maggioranza

Torino, la Regione approva la “Nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte”

Il Consiglio regionale, nella seduta del 20 settembre, ha approvato a maggioranza (25 a favore, 2 contrari, 11 non votanti) la “Nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte (Arpa)”.

Si introduce così una profonda riforma all’Arpa, sostituendo integralmente la vecchia normativa e intervenendo su tutti gli ambiti: le funzioni, l’organizzazione, la dotazione organica, il finanziamento e le disposizioni transitorie che accompagnano il passaggio al nuovo regime.

Il provvedimento è stato anche coordinato con la nuova disciplina statale, approvata con la recente revisione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’Ambiente.

Tra le varie specifiche, esposte dall’assessore Alberto Valmaggia, ci sono tra le disposizioni generali la vigilanza giuridica sull’Arpa esercitata dal presidente della Giunta regionale e la garanzia di imparzialità e terzietà nell’esercizio delle attività affidate all’Agenzia.

Viene prevista una Carta dei servizi, predisposta dall’Arpa e sottoposta all’approvazione della Giunta regionale: individua le attività istituzionali dell’agenzia nonché la loro natura obbligatoria o meno. In particolare, le attività istituzionali connesse alla tutela della salute che l’Agenzia è tenuta svolgere e consistenti in attività di controllo ambientale e di supporto tecnico-scientifico a favore della Regione e delle strutture del servizio Sanitario regionale.

Quali organi del’Arpa vengono individuati il direttore generale e il collegio dei revisori. Si artivola in una struttura centrale a livello regionale e in strutture periferiche in numero massimo di quattro, e dai rispettivi servizi territoriali che assicurano la copertura omogenea delle sue attività su tutto il territorio piemontese.

Tra le fonti di finanziamento, c’è una quota del fondo sanitario regionale destinata alla prevenzione, contributi integrativi annuali e risorse aggiuntive della Regione e di altri enti, proventi dovuti di soggetti privati verso i quali Arpa effettua prestazioni tecnico-scientifiche, eventuali rendite patrimoniali o altre risorse, anche derivanti dalla partecipazione a progetti regionali, nazionali e comunitari.

Respinti diversi emendamenti presentati dalle opposizioni, approvati alcuni emendamenti tecnici di Giunta e uno di maggioranza. La norma consta di 29 articoli e sei capi: Disposizioni generali, Funzioni dell’Agenzia, Organizzazione, Rapporti istituzionali e consultivi, Dotazioni e norme finanziarie, Norme transitorie e finali.

C.S.

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