Torino di notte, Torino di giorno. Torino e i mille vicoli, le piccole botteghe, le panchine e le piazze. I parchi, le mostre, le feste, le colline verdi sullo sfondo. Torino da cartolina, quella che spedisci ai parenti lontani, dicendogli che stai bene. In questa magica città, il rischio di annoiarsi si annulla, il rischio di non sentirsi a casa svanisce in un istante: perdersi non sarà mai stato così interessante, probabilmente per il gusto di ritrovarsi in posti con vista mozzafiato. È così che la fatica della piccola salita per arrivare al Monte dei Cappuccini, viene ripagata. È così che la lunga gradinata per arrivare alla Gran Madre di Dio distende ai suoi piedi la vastità di piazza Vittorio, coi suoi porticati sotto cui i brusii della gente accompagnano lo scorrere del tempo. E che dire del parco del Valentino, una distesa arborea in cui immergersi ed annusarne gli odori, accompagnati dalle acque del Po che dolcemente seguono il loro corso.
Probabilmente Torino non si racconta, non si imprigiona in poche righe, ma si vive, perché provare a descriverla sarebbe un po' come farla sentire meno bella, meno libera.