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Cultura e spettacoli | 20 maggio 2025, 17:45

La LAREditore compie trent’anni: cosa è cambiato e le nuove prospettive [VIDEO]

Il cofondatore Andrea Garavello al Salone del Libro racconta l’evoluzione della casa editrice di Perosa Argentina

Andrea Garavello

Andrea Garavello

La LAReditore di Perosa Argentina compie trent’anni di attività. Aperta da Andrea Garavello e Remigio Gaiani nel 1995, nel corso degli anni si è specializzata nella pubblicazione di libri legati al territorio e alla sua storia, senza dimenticare l’innovazione, cosa che ha portato alla creazione della seconda linea editoriale Just Read

Al Salone del Libro 2025, Garavello, presente con uno stand e con degli eventi, racconta cosa è cambiato in questo trentennio e le prossime sfide: “In trent’anni il mondo dell’editoria è cambiato tantissimo. Sono cambiate le metodologie di stampa, si è passati al digitale, le tirature sono diminuite, cosa che permette di avere una molteplicità di titoli. Abbiamo cercato di tenerci al passo con le richieste e il mercato, ma anche con i tempi per quanto riguarda i social e al mondo ebook. 

Oggi quanti autori pubblicate e quali generi?
L’anno scorso abbiamo pubblicato 60 titoli, di cui alcuni scritti a quattro mani, il che si traduce in almeno 80/90 autori. Lavoriamo soprattutto sul territorio e di storia, poi abbiamo la seconda linea editoriale, la Just Read Edizioni, con cui pubblichiamo romanzi in tutta italia tramite crowdfunding. Sono libri innovativi in 4d, cioè dotati di un Qr-code che permette di scoprire contenuti speciali con interviste agli autori, presentazioni o compilation di Spotify con brani scelti per la lettura. 

Chi sono i vostri lettori?
L’età è varia. Per quanto riguarda l’area storica, trattando temi del territorio, i lettori hanno età più elevata, anche se tanti giovani cecano di studiare e ritrovare le proprie radici. Per Just Read, con le nuove linee di tendenza, i lettori sono più giovani.

Quali sono le prossime sfide?

Vogliamo stare al passo con i tempi soprattutto per quanto riguarda la distribuzione e la vendita. È un mercato che è cambiato e sta cambiando ancora quello della carta stampata. Speriamo che la libreria tradizionale resista sempre, ma abbiamo una distribuzione nazionale tramite Amazon e Feltrinelli. 

Siete reduci dal Salone del Libro, come è andata quest’anno?
Molto bene, abbiamo tenuto otto presentazioni e una decina di firmacopie. C’è sempre una grande partecipazione di pubblico, il Salone è qualcosa di unico e speriamo rimanga sempre a Torino.

Chiara Gallo

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