Si è svolta oggi davanti al tribunale del Riesame l'udienza sul caso di Luca Sgarbi, il professore associato di diritto del lavoro all'Università di Torino arrestato per tentata concussione nei confronti di una sua tesista. L'avvocato Simona Grabbi, che lo difende, ha chiesto la scarcerazione del docente bolognese, ai domiciliari da quando il gip aveva ordinato la misura cautelare, motivandola con il pericolo di reiterazione del reato. Il pm Gianfranco Colace ha ribadito la linea dell'accusa. Il professore sarebbe colpevole di aver ricattato una studentessa, chiedendole prestazioni sessuali in cambio di un punteggio alto di laurea. E quindi i domiciliari sarebbero necessari.
La difesa invece sostiene che l'uomo avrebbe contattato la ragazza su un social network, Hot or not, e che questa gli avrebbe fatto intendere di essere una escort. Versione smentita dalla parte lesa. La procura nei giorni scorsi ha sentito come testimoni altre ex allieve del docente.
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