L'ex Convento dei Cappuccini diventerà la casa delle associazioni del volontariato cristiano. Pare sia questo il destino di quel luogo che ha fatto la storia di Chivasso. Per quattrocento anni i Frati Cappuccini avevano abitato il santuario della Madonna di Loreto e, il 25 settembre scorso, tra la commozione dell'intera comunità ne avevano dato l'addio; calo di vocazioni ed esigenza da parte dell'Ordine provinciale di “tagliare” una sede per trasferire altrove i tre frati rimasti nel convento. Un addio solenne al quale avevano partecipato il vescovo della Diocesi di Ivrea, monsignor Edoardo Cerrato, e il Ministro Provinciale dei Cappuccini del Piemonte, frate Michele Mottura, i parroci cittadini e numerose autorità, ma soprattutto tantissimi cittadini che hanno voluto dimostrare il loro affetto.
“Ce ne andiamo poveri così come eravamo arrivati 400 anni fa – aveva detto commosso padre Stefano Campana parlando a nome dei Frati Cappuccini -. Lasciamo la nostra biblioteca al Comune, ma alla comunità chivassese lasciamo la nostra più grande ricchezza: quattrocento anni vissuti in questo luogo, di difficoltà, di sforzi per raggiungere i più deboli, tutto questo è il patrimonio che resta a voi e che nessuno vi potrà mai sottrarre”
Oggi il parroco don Tonino Pacetta, parroco della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore e ora anche di Madonna di Loreto, ha deciso che la casa dei frati rivivrà con le associazioni che nel Chivassese operano nell'ambito sociale. Ci sarebbero già le adesioni delle Acli, del Movimento e il Centro aiuto alla vita e della Caritas.