Gli Amici del Cammello chiedono aiuto. E lo fanno utilizzando lo strumento moderno del crowdfunding.
Dal 2011 esiste infatti a Nichelino una realtà unica nel suo genere, l’associazione “Amici del Cammello”, che a differenza delle tante altre realtà associative del territorio comprende la prima libreria in Italia completamente gestista da volontari. Questo perché la convinzione (corroborata da dati di fatto) è che in Italia si legge poco: siamo agli ultimi posti per numero di lettori in Europa.
In Italia, poi, esistono poche librerie perché sotto i 30.000 abitanti in genere è antieconomico aprire un esercizio commerciale a così basso rendimento e la stragrande maggioranza dei Comuni italiani è sotto quella soglia. Hanno un numero di acquirenti potenziali troppo basso per sostenere economicamente una libreria anche numerosi Comuni che pure superano i 30.000 abitanti, il più delle volte per la disgregazione sociale causata da una troppo rapida crescita. Nichelino rappresentava quest’ultimo caso, avendo conosciuto una crescita da 10.000 a 50.000 abitanti tra il 1960 e il 1970 per il boom dell’industria dell’auto a Torino. Da allora ben cinque librerie sono fallite nella nostra città.
Serviva una libreria, un nuovo punto di riferimento culturale e di aggregazione. Ma il recente calo del numero di lettori, più di tre milioni negli ultimi quattro anni, legato in gran parte alla crisi, ha colpito anche il cammello e i suoi amici. Così, per rilanciare la sfida, servono almeno 20.000 euro: la cifra necessaria per rinnovare il parco libri e per altri interventi di messa a punto.
La nostra causa degli Amici del Cammello si trova al link: https://buonacausa.org/cause/libreriailcammello.
Per ulteriori informazioni:
www.libreriailcammello.com o sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/IlCammellolibreria/.