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Eventi | 18 maggio 2017, 20:15

"Quel giorno, al Delle Alpi di Torino, Chris Cornell sembrava Gesù"

Ricordando il concerto torinese di 25 anni fa del cantante degli Audioslave e dei Soundgarden scomparso prematuramente

"Quel giorno, al Delle Alpi di Torino, Chris Cornell sembrava Gesù"

La notizia ha fatto calare una velo di trsitezza su tutti gli amanti del rock. La morte a soli 52 anni di Chris Cornell, il cantante degli Audioslave e dei Soundgarden, in pochi minuti ha fatto il giro del mondo.

Il musicista è morto nella notte di ieri nella sua stanza dell'MGM Grand Casino Hotel a Detroit: l'ex Soundgarden si è ucciso impiccandosi. Noi, però, vogliamo ricordarlo vivo, per un'esibizione che ha fatto storia, 25 anni fa, al Delle Alpi di Torino.

Questo è il ricordo di Andrea Serri, che quella sera era presente allo stadio. "Ho sempre pensato a Chris come alla reincarnazione di Gesù Cristo. Il motivo? 26 giugno 1992, giorno della finale degli Europei di Calcio vinta dalla Danimarca, ma anche del concerto più bello della mia vita, su circa 200 visti. Stadio delle Alpi: Soundgarden e Faith No More a fare da spalla agli headliner Guns n'Roses".

"I Soundgarden, la band di Chris Cornell, era sconosciuta ai più. Ad ottobre 91 era uscito, a mio parere, il loro disco più bello Badmotorfinger (la critica ha osannato anche Superunknown, ma ai punti molto meglio Badmotorfinger). Ho amato ed amo quel cd, potente, muscoloso e cantato benissimo. Ci sono un sacco di hit che i Soundgarden proposero in quel pomeriggio. C'erano 60.000 persone a Torino quel giorno: moltissime per i Guns pochi per Faith e Soundgarden".

"Ma il talento e la classe di Chris erano già cristalline e riuscì a coinvolgere non solo le prime file ma tutto lo stadio. Ero uno dei pochi a conoscere tutti i pezzi, la versione di Rusty Cage me la sogno ancora alla notte. Ma il top fu con l'ultimo pezzo: Jesus Christ Pose. Una versione abrasiva, lenta, bellissima. Ad un certo punto Chris si ferma come se fosse in croce: braccia aperte, capello lungo ed incolto, nudo solo coi pantaloni, barba. Ho pensato: cavolo, Gesù si è reincarnato! Vi giuro era lui. Ho pensato: questo farà strada".

"E così è stato: una carriera incredibile per una voce inconfondibile. Ora che siede alla destra del Padre posso solo piangerlo e ringraziarlo per tutte le volte che mi ha fatto godere. Grazie di tutto Chris e peccato che non avessero ancora inventato gli smartphone: si sarebbe potuto immortalare un gran concerto!"

Andrea Serri e Massimo De Marzi

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