Martedì 23 maggio, all’Università Campus Einaudi Lungo Dora Siena 100, si presenta il progetto WeWorld Index 2017, strumento nato per misurare l’inclusione femminile nel Mondo.
WeWorld, Organizzazione non Governativa che si occupa di difendere i diritti di bambini, bambine e donne in Italia e nel Sud del Mondo, presenterà a Torino il prossimo 23 maggio il WeWorld Index 2017, uno strumento, ormai alla sua terza edizione, nato per misurare l’inclusione di bambine, bambini, adolescenti e donne nel Mondo.
L’incontro fa parte delle iniziative del Festival dello Sviluppo Sostenibile - che prevede 200 eventi sul territorio italiano, in 17 giorni, nato per far conoscere l’agenda ONU 2030 con l’intento di mobilitare l’Italia per centrare gli obiettivi di sviluppo.
La presentazione del 23 maggio avrà come focus tematico la condizione femminile e nello specifico si dibatterà sui processi di inclusione delle donne in Italia e nel mondo attraverso il lavoro.
Interverranno per parlare di donne e lavoro insieme a Stefano Piziali, Responsabile Advocacy e Programmi in Italia WeWorld Onlus: Loredana Segreto, Direttrice Generale Università di Torino, Pietro Sebastiani, Direttore Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo MAECI, Giuseppe Casale, Direttore Aggiunto Centro Internazionale di Formazione – ILO, Cristina Solera - Dipartimento di Culture, Politica e Società e CIRSDe.
A moderare il dibattito, Emanuele Russo di Global Campaign for Education (CIFA).
Un aspetto innovativo deIl WeWorld Index è considerare il forte nesso tra diritti dell’infanzia e parità di genere, e allo stesso tempo guardare alle donne e ai bambini come soggetti distinti, titolari di diritti propri.
Delle 17 dimensioni che lo compongo, alcune riguardano entrambe le categorie sociali, altre si riferiscono solamente alle donne o a bambine, bambini e adolescenti.
Le dimensioni - e i relativi indicatori - che riguardano le donne sono: salute, educazione, opportunità economiche, partecipazione politica e violenza di genere. Attraverso l’analisi di questi indicatori, supportati da interviste, il WeWorld Index racconta la condizione delle donne in 170 paesi del mondo, inclusa l’Italia.
Misurare la condizione delle donne permette di valutare il loro livello di inclusione, ma anche quello dei loro figli e figlie, se li hanno. Perché il benessere dei bambini dipende strettamente dal benessere di chi se ne prende cura. Migliorare la condizione delle donne, quindi, rappresenta anche un primo passo per contrastare la povertà di bambini, bambine e adolescenti.
“Le risorse economiche sufficienti, le competenze culturali adeguate e acquisite attraverso l’educazione e il potere decisionale - afferma Marco Chiesara, Presidente di WeWorld Onlus - influiscono nell’insieme anche sulla capacità di una donna di nutrire se stessa e, se li ha, i propri figli”.
L’incontro di Torino sarà un momento per approfondire la tematica relativa alla condizione femminile e il tema donne e lavoro. Il tasso di disoccupazione femminile nel mondo si attesta al 6,2 % (dato al 2015) contro il 5,5% di quella maschile, e in alcune regioni, come gli Stati Arabi e il Nord Africa, si aggira addirittura attorno al 20% (Elaborazione WeWorld da ILO 2016a). In Italia, dall’ultimo rapporto ISTAT, il tasso di disoccupazione delle donne è pari al 12,8%, il doppio rispetto alla media mondiale, e superiore rispetto a quello degli uomini italiani che si attesta al 10,9%.