La crisi dell’euro, l’arrivo in Europa di milioni di rifugiati e migranti, gli attacchi terroristici nel cuore delle città europee, infine la Brexit, i crescenti populismi e nazionalismi, le eurofobie, l’impatto della presidenza Trump sugli equilibri geopolitici alla base del progetto di integrazione. A partire dal 2008 l’Unione ha affrontato sfide senza precedenti con un assetto legale e istituzionale che alla prova si è rivelato drammaticamente inadeguato. Tre dialoghi al Circolo dei lettori per analizzare la crisi che attraversa l’Europa e capire come dare all’Unione nuova forza.
Si comincia domani, venerdì 9 giugno, ore 17 con Sergio Fabbrini, professore di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla Luiss, direttore della Luiss School of Government ed editorialista del Sole 24 Ore. Al Circolo dei lettori il dialogo prende il via dal suo ultimo saggio, Sdoppiamento (Laterza), partecipano Flavio Brugnoli, direttore Centro Studi sul Federalismo, Sergio Chiamparino, presidente Regione Piemonte e Marco Piantini, consigliere Affari europei del Presidente del Consiglio dei Ministri. Secondo l’autore ci siamo illusi che un’Europa sempre più grande assorbisse le differenze, con il risultato di alimentare la reciproca diffidenza. Dentro il mercato unico serve un’unione politica più piccola ma più forte.
Alle ore 18.30 è la volta della tavola rotonda Un nuovo Manifesto per un'Europa libera e unita. Roberto Della Seta, fondatore Green Italia, Nikos Pappas, parlamentare europeo, Gianni Pittella, presidente PSE e Cecilia Wikström, presidente Commissione petizioni del parlamento europeo, dialogano intorno all’urgenza di ritrovare unione tra i partiti politici per riavviare il progetto europeo. È necessario un New Deal adeguato ai tempi, che contrasti il rinascere del nazionalismo e le tentazioni involutive, mirato a dare benessere ai cittadini e a ridare all’Europa un ruolo progressista nel consesso mondiale. Modera Andrea Bonanni, giornalista, alla presenza di Lucio Levi, direttore The Federalist Debate, a cura di CESI - Centro Einstein di Studi Internazionali.
Lunedì 12 giugno, ore 18 l’ultimo incontro è con Antonio Armellini e Gerardo Mombelli. Il loro Né centauro né chimera (Marsilio) è «una modesta proposta per un'Europa plurale», come recita il sottotitolo. Secondo gli autori – il primo è stato portavoce di Altiero Spinelli alla Commissione di Bruxelles, il secondo ha lavorato per 30 anni per l’Unione Europea – è necessario che l’Europa si riconosca plurale, solo così potrà recuperare una capacità di iniziativa. Va formalizzata l’esistenza di due Europe: una più politica, tendenzialmente sovranazionale, e una intergovernativa circoscritta al mercato. Entrambe libere di muoversi, evitando interferenze e sovrapposizioni. Questo richiederà un grande sforzo negoziale, ma non c’è alternativa se si vuole davvero contribuire a ridurre l’attuale disordine mondiale, restituendo a una Unione rinnovata la voglia e l’ambizione di contare. All’incontro partecipano Piero Fassino, politico, Piero Gastaldo, segretario generale Compagnia di San Paolo, Alfonso Iozzo, presidente Centro Studi sul Federalismo e Gian Giacomo Migone, docente di Storia delle relazioni euroatlantiche Università di Torino.