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Economia e lavoro | 06 luglio 2017, 11:28

Confservizi: "Investire sul teleriscaldamento: il 50% dell'inquinamento dell'aria arriva ancora dalle caldaie"

Ma tra i servizi essenziali per i cittadini sono centrali anche i progetti per il futuro di trasporto pubblico, acqua e rifiuti. Anci: "Pronti a dialogare"

Confservizi: "Investire sul teleriscaldamento: il 50% dell'inquinamento dell'aria arriva ancora dalle caldaie"

Trasporto pubblico locale, energia, ambiente, acqua e farmacie. Servizi essenziali per la cittadinanza, che hanno bisogno di una strada chiara, di risorse e di un programma per il futuro. Di tutto questo si è parlato in occasione del convegno "Ambiente energia e trasporti. Le utility incontrano Regione, autorità locali e Anci", che si è tenuto questa mattina al Convegno della luce. Tra i protagonisti, ovviamente, oltre agli enti locali anche Confservizi, che raccoglie proprio gli operatori delle multiutility.

"In ognuno di questi settori ci sono sfide molto importanti che ci attendono - ha detto Sandro Baraggioli, presidente Confservizi Piemonte e Valle d'Aosta -. Per quanto riguarda il TPL si parla del futuro, delle gare nei diversi bacini per lo sviluppo del servizio nei prossimi anni, per il teleriscaldamento invece, che rappresenta un elemento centrale, abbiamo un'eccellenza in Iren, con Torino che è la città più teleriscaldata d'Europa, ma è una realtà che deve essere sviluppata a livello regionale perché ci permette di abbattere una parte significativa dell'inquinamento nell'aria".

Numeri che non lasciano dubbi. "Facciamo conto - ha specificato il presidente di Confservizi - che il 50% dell'inquinamento, anche se si crede diversamente, è generato dalle caldaie. Il fatto di avere un'efficienza molto forte in un sistema di teleriscaldamento centralizzato permette un intervento importante sulla qualità dell'aria". "Sull'acqua - ha aggiunto - sono invece fondamentali gli investimenti. E' un settore troppo parcellizzato, con troppe concessioni e tanti operatori. Si deve lavorare sulle integrazioni per creare imprese forti in grado di sostenere questo sviluppo". Infine, l'igiene ambientale: "Tema centrale è il riordino della governance del sistema e le strategie sul lato impiantistico e non solo. Ci aspettiamo dialogo e risposte da istituzioni, un dialogo che già c'è. Dobbiamo ragionare sullo stato attuale dei servizi e sulla programmazione regionale: serve un quadro chiaro di strategie di sviluppo di un settore centrale dell'economia territoriale che genera servizi essenziali per la popolazione".

Convinti che serva un forte coordinamento anche gli enti locali. "Condividiamo obiettivi importanti con Confservizi - ha commentato Alberto Avetta, presidente di Anci Piemonte -. Con loro abbiamo sottoscritto da poco un protocollo che vuole formare e informare gli associati, per capire come si può e si riesce lavorare insieme: dobbiamo individuare aree e zone omogenee che permettano ai nostri amministratori di sentirsi pienamente partecipi dei percorsi decisionali". 

 

 

 

Cinzia Gatti e Massimiliano Sciullo

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