L'auspicio, per l'anno prossimo, è di arrivare a duemila partecipanti. Ma per il momento sono già ben 600 gli aspiranti innovatori che da tutto il mondo si trovano, da oggi al 28 luglio, al Politecnico, presso gli spazi del Lingotto, per trovare il proprio posto nel mondo imprenditoriale di domani.
EIA Turin 2017 è infatti la seconda edizione italiana della European Innovation Academy, che grazie al coinvolgimento di tutto il territorio (tra cui FCA e Intesa Sanpaolo, ma anche la Camera di commercio) vuole fare incontrare i giovani di talento di tutto il mondo con i mentor della Silicon Valley e potenziali investitori.
Tre gli ambiti presi in considerazione: mobilità, cibo e design. I ragazzi, italiani, ma anche provenienti dalle maggiori università internazionali, avranno tre settimane di tempo per creare la loro squadra ideale e trovare un'idea, trasformarlo in un prodotto di base e quindi effettuare un test di mercato. Il tutto, ovviamente, sotto l'ala protettrice degli esperti della Silicon Valley. Le cento migliori idee potranno diventare vere e proprie start up finanziate da Venture capitalist internazionali.
"Attrarre talenti è la cosa più importante che si possa fare per un territorio - dice Marco Gilli, rettore del Politecnico di Torino - con un approccio interdisciplinare per fare fronte alle necessità e alle richieste emergenti". "Come università - ha aggiunto - dobbiamo disporci in modo che la formazione abbia un approccio sempre più imprenditoriale".
Le tre settimane di full immersion saranno anche un'occasione per le imprese piemontesi che potranno partecipare a una giornata di alta formazione (Executive innovation day, il 14 luglio), mentre 5 start up potranno partecipare a tre sessioni del programma delle Kenyote Sessions.