“Dobbiamo riallacciare i fili che abbiamo perso e dare ai torinesi un modello di città”. Ad un anno dalla sconfitta elettorale, che ha segnato il tramonto di venti anni di governo di sinistra, è il capogruppo del Pd Stefano Lorusso a tracciare la strada da seguire per i dem torinesi, in occasione del Direttivo Metropolitano di Torino, in vista anche delle elezioni regionali 2019.
Una riflessione emersa prima del dibattito sulla possibilità di chiedere alla Direzione Regionale Dem di concedere, in deroga, la possibilità di fare le Primarie per l’elezione del nuovo segretario del Pd di Torino, in occasione dei Congressi di Circolo e provinciali dal 6 al 15 ottobre 2017.
Lorusso ha poi ricordato dell’opposizione condotta in questi dodici mesi “sempre sul merito dei provvedimenti”, nonostante le accuse mosse da :”alcuni colleghi”. “E’ corretto che Ascom, Politecnico ed Università diano un’apertura ai nuovi vertici della città”, ha commentato il capogruppo riprendendo il discorso di Stefano Esposito. Il senatore dem ha infatti osservato che una parte di stakeholders, con i quali avevano dialogato per vent’anni, avesse appoggiato Appendino durante la campagna elettorale. “Noi”, ha osservato Esposito, “abbiamo perso le elezioni perché la nostra proposta politica non ha incontrato il sentire delle masse”.
Ad aprire la serata il segretario cittadino Fabrizio Morri che ha voluto festeggiare i successi ottenuti dalla sinistra a Grugliasco, Rivalta e Chivasso:”Dove candidato era il vicesindaco di Appendino (Marco Marocco in Città Metropolitana ndr)”. “Darò una mano a chi verrà dopo di me”, ha poi dichiarato Morri, confermando la sua volontà di non volersi candidare
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