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Politica | 22 agosto 2017, 17:53

Rifiuti abbandonati e degrado urbano, il sindaco di Chivasso promette battaglia

Claudo Castello: "Tutti dobbiamo vigilare denunciando i delinquenti"

Nella foto, l'intervento di bonifica dell'isola ecologica nel quatriere Coppina

Nella foto, l'intervento di bonifica dell'isola ecologica nel quatriere Coppina

Rifiuti abbandonati, discariche abusive e degrado urbano. Un problema che affligge numerose città ma che ora Chivasso vuole affrontare con estrema determinazione. Il sindaco Claudio Castello lo sta ponendo tra le priorità della nuova amministrazione comunale, invitando i cittadini a denunciare il malcostume e annunciando severità nei confronti di chi viene sorpreso a deturpare l'ambiente. Lo spunto è dato dai recenti episodi che si sono evidenziati in città e nelle frazioni, non ultime le isole ecologiche trasformate in piccole discariche abusive, abbandonando materassi e diversi altri rifiuti ingombranti.

“Il problema dei rifiuti abbandonati nei prati, nelle piazzole di sosta delle strade, nei boschi, sulle rive dei fiumi ed in varie parti della città è una questione che riguarda in modo molto evidente il nostro Bel Paese e le nostre città – premette Claudio Castello -. Passata la frontiera, guardando l’Italia con gli occhi del turista in vacanza, man mano che il magnifico panorama della nostra penisola si offre ai visitatori dai finestrini dell’auto in corsa, non si può non notare quegli orribili cumuli di immondizia che fanno bella mostra di sé ai bordi della strada. Questo è il nostro biglietto da visita? Questa è la giusta opinione che avranno di noi italiani e di come gestiamo i nostri rifiuti? Si!

Lasciamo perdere la questione culturale che c’è e che bisogna assolutamente contrastare – prosegue nella sua nota ufficiale il primo cittadino chivassese -, noi alla differenziata ci siamo arrivati molti anni dopo i Paesi del Nord Europa, rimane la questione che se ci sono cittadini che impunemente possono ritenere normale disfarsi dei propri rifiuti oltraggiando la natura, riempiendo di immondizia le nostre strade e degradando i nostri quartieri e le nostre città, è un poco anche colpa nostra.

C’è chi attribuisce il fenomeno alle attività lavorative “in nero” (muratori, meccanici, svuota cantine, ecc. ….) e chi all’ignoranza (è più impegnativo caricarsi il frigorifero in macchina e lasciarlo in un prato, piuttosto che fare il numero verde e farselo venire a prendere sotto casa gratis!). Fatto sta che non è possibile assistere a tale scempio senza fare niente, girandosi dall’altra parte.

Anche a Chivasso, nella nostra bella città il problema c’è ed è sotto gli occhi di tutti. Non passa giorno che non si ricevano segnalazioni in tale senso.

In questi anni sono state centinaia le bonifiche effettuate a “nostre spese” (dei chivassesi) e sono pochissimi i casi in cui si è potuto individuare i colpevoli di questi che sono veri e propri reati: reati ambientali.

Il Comune può anche piazzare 10 mila telecamere – scrive riferendosi alle iniziative intraprese già dalle precedenti amministrazioni - ma non sarà mai in grado di eliminare il fenomeno che oltretutto, è bene ricordare, produce un enorme onere a carico della collettività.

Ed allora? Ed allora occorre che tutti i cittadini si facciano carico del problema. Oggi tutti abbiamo la possibilità di fare una foto, un video, con il nostro telefonino e in pochi secondi siamo in grado di diffonderlo e di farlo pervenire alla Polizia Municipale, alle forze dell’ordine. Bene, facciamolo!

Solo per citare gli ultimi esempi, vi trasmettiamo le foto degli interventi di bonifica effettuati qualche giorno fa in diverse isole ecologiche della città, la foto si riferisce a quella di via Togliatti, e quella della stessa isola il giorno dopo la bonifica.

Come sindaco e come cittadino – convlude Castello - che ama la propria città ed il proprio Paese, non sono più disposto a tollerare questo stato di cose e posso garantirvi il massimo impegno della struttura comunale per individuare e colpire i responsabili di questi reati.

Molto però dipende anche da tutti noi, chivassesi, piemontesi ed italiani, da noi: quella maggioranza “silenziosa” che deve smettere di subire i soprusi di questi delinquenti”.

Flavio Giuliano

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