"Non c'è motivo per chiudere": i sindaci del Canavese si stringono attorno ai lavoratori Comital (fotogallery e video)

Ventiquattro sindaci del Torinese e del Canavese si sono stretti oggi pomeriggio attorno ai 138 lavoratori della Comital di Volpiano che il 29 luglio scorso hanno ricevuto la lettera di licenziamento dall'azienda.

Una manifestazione riuscitissima. Neppure l'assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero (costretta su una carrozzina a causa di un recentissimo infortunio in montagna), ha voluto mancare all'appello lanciato dal sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne. Tantissimi giornalisti delle tv e della carta stampata per far sentire alta la voce della protesta, in vista dei due incontri cruciali della prossima settimana.

Il primo, lunedì 4 settembre, all'Amma (l'associazione delle aziende metalmeccaniche), tra sindacati, il liquidatore della società che produce laminati in alluminio e i dirigenti dell'azienda (dal 28 è partita la procedura di liquidazione societaria). Martedì 5 si terrà invece l'incontro tra la Regione e la proprietà.

Paradossale la richiesta pervenuta oggi anche nelle mani del sindaco di Volpiano De Zuanne, dove la direzione della Lamalù, "sorella" di Comital e anch'essa con sede in strada Brandizzo 130, chiede i danni per il fermo lavoro causato dal picchettaggio dei lavoratori che perdura dal 29 luglio scorso, ininterrottamente, con tre turni di lavoratori che si danno il cambio per presidiare la loro fabbrica. Un danno che sarebbe stato quantificato in 10.888 euro.