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Viabilità e trasporti | 25 ottobre 2017, 19:42

Iniziano i lavori in Corso Marconi, tra le macchine non rimosse e lo scetticismo dei commercianti

Arriva l'intervento sul tratto di strada danneggiato negli anni. Ma i commercianti lamentano “la mancanza di una visione per il quartiere”

Iniziano i lavori in Corso Marconi, tra le macchine non rimosse e lo scetticismo dei commercianti

L'intervento era atteso da molto tempo, anche perché il manto stradale era ridotto da anni in pessimo stato, con delle buche e dei solchi addirittura pericolosi. Ma se la rabbia di residenti, commercianti e di alcune parti politiche era stata forte in attesa dell'intervento, i nervi non si sono distesi adesso che il cantiere è partito. Per la maggior parte, infatti, gli esercenti si dicono dubbiosi su un intervento cerotto, sicuramente utile, ma incapace da solo di risollevare le sorti della zona.

I lavori per riasfaltare corso Marconi sono partiti nella mattinata di lunedì, con vaste porzioni di strada in regime di divieto d'accesso, cosa che non ha impedito, peraltro, a diverse automobili di essere parcheggiate nello spazio in cui lavorano i macchinari, in attesa che qualcuno le rimuova. E mentre i residui del week end di movida ci sono ancora, diversi esercenti sono affacciati a vedere in mezzi in azione. La linea è unanime: “è una buona cosa”, “finalmente”, “ci voleva proprio”, “era pericoloso”, “non vedevamo l'ora che lo sistemassero”. Poi, però, scatta la molla del dubbio: “in poco tempo lo ridurranno come prima”, “non sanno cosa farne”, “tanto è comunque tutto sporco”.

Il problema principale sembra essere la mancanza di vocazione. Se infatti la questione di assenza di idee per il futuro di corso Marconi era stato sollevata più volte dalla Circoscrizione al Comune, non si può dire che la faccenda sia avvertita solo dalla politica. Tutti, infatti, lamentano lo stesso punto. Secondo uno dei commercianti “il problema è strutturale e possono rimetterlo quanto vogliono, ma poi tornerà come prima senza uno scopo”, secondo un altro “per chi ha l'attività qui l'indecisione sta cominciando a diventare pericolosa, perché non si sta dando una svolta seria”. Due donne con il negozio che affacciano sulla via parlano in termini di rimpianto del recente passato: “Anni fa il corso era bello, e soprattutto aveva uno scopo, anche se c'era il capolinea dei bus, che comunque dava un senso al tratto”.

Clima di dubbio e di scetticismo, insomma, che in certi casi diventa di ostilità vera e propria. E' il caso di un uomo che gestisce un'attività che gli richiede l'utilizzo di parti esterne al negozio e che, malgrado tutte le autorizzazioni in regola, continua ad avere problemi: “Paghiamo un sacco di soldi di suolo pubblico e di parcheggio, ma poi le macchine le mettono dove vogliono e i vigili non possono nemmeno rimuoverle. Oltretutto ogni mattina ci svegliamo con qualcosa di danneggiato. A noi va anche bene la pedonalizzazione, ma qui sembra davvero che nessuno sappia qual è lo stato reale delle cose, né di cosa fare del quartiere intero”.

Bernardo Basilici Menini

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