“Auguri di buon anno, avvocato Poy”

“Erano le ore 15 del 15 marzo 2017 quando si spegneva, per via di un male incurabile, dopo una degenza ospedaliera di sette mesi, l’Avvocato Bruno Poy. Che, per un soffio, non è riuscito a spegnere poco dopo le candeline, il 21 giugno, solstizio d’estate, in cui avrebbe compiuto 62 anni.

Torinese di nascita, ma vercellese d’adozione, è stato uno dei legali italiani più famosi e richiesti in materia di diritto amministrativo e cooperativistico (aveva, fra gli altri, anche uno splendido studio in Piazza San Carlo), nonché un politico stimato e rispettato, che aveva contribuito, negli anni ’90, alla rifondazione e rinascita dell’area cattolica del nuovo centrodestra”. “Un uomo cui devo moltissimo. Un amico, un fratello, un secondo papà. Ma soprattutto un maestro, dotato di una mente giuridica finissima e di una fede viva e sincera”.

Così lo ricorda il giornalista torinese Maurizio Scandurra, che prosegue: “Quest’anno continueremo le nostre conversazioni di fine anno tra Cielo e Terra, con il brindisi che ti dedicherò a fare da anello di congiunzione tra di noi. Sono certo che, anche da Lassù, continui ad aiutare tutte le persone che ami, così come hai sempre fatto in vita, con l’occhio sempre attento e rivolto a poveri, sofferenti, emarginati e bisognosi di giustizia: che, spesso, hai assistito legalmente gratuitamente, rinunciando anche a parcelle importanti in nome della verità. Grazie di cuore di quel che hai fatto per me, per Vercelli, per tanti, per tutti. I miei migliori auguri anche a tua moglie Monica e tuo figlio Caio. Buon 2018, amico Bruno. Buon anno, Avvocato Poy”.