Un milione di pasti in meno all'anno serviti nelle mense scolastiche di Torino, dopo la sentenza che stabilisce la possibilità di portarsi il pasto da casa.
A fornire i numeri del fenomeno le tre aziende che si occupano di preparare e fornire il cibo per gli istituti. Nello specifico nel 2013 la Camst preparava circa 17mila pasti al giorno, ridotti ora a 13mila, per una diminuzione totale di 700mila. La Ladisa ha registrato una riduzione di 60mila coperti, mentre la Eurotourist new 240mila.
Secondo le tre aziende però dopo un'iniziale corsa all'abbandono del servizio mensa stimabile tra il - 13% ed il -20%, attualmente la situazione sembra essersi stabilizzata e diversi alunni avrebbero deciso di "ritornare" nuovamente alla "vecchia" mensa.
Un problema che comunque per le tre aziende resta e che inevitabilmente si ripercuote sull'occupazione. I lavoratori vengono infatti calcolati sul numero di alunni che aderiscono al servizio e quindi meno pasti equivale a meno addetti. Nello specifico la riduzione di orario ha coinvolto 38 persone per Camst, 15 per Ladisa e una quarantina per Eurotourist.
L'assessore all'istruzione Federica Patti ha ribadito che sta lavorando su molteplici aspetti e che con l'Asl sta realizzando un protocollo d'intesa sull'educazione alimentare.