Il nuovo anno porta alle OGR Torino un programma piuttosto ricco, che si articola secondo tre filoni: arte, musica e “more”, cioè “molto altro”. Un calendario sul quale è stato osservato uno stretto riserbo fino a stamattina.
Accanto alla cultura, peraltro, quest'anno segnerà anche l’apertura dell'Officina Sud, che nelle intenzioni degli organizzatori sarà un vero e proprio “acceleratore” per le imprese che puntano sull'innovazione. Ma andiamo con ordine.
Aprirà il 2 febbraio la mostra di Tino Sehgal, curata da Luca Cerizza, che utilizzerà gli spazi che già hanno ospitato l’opera di Patrick Tuttofuoco. Sehgal, già Leone d'oro nel 2013 alla Biennale di Venezia, ha studiato, per il suo ritorno in Italia, un progetto pensato appositamente per il Binario 1 delle OGR. Cinquanta persone, seguendo una precisa coreografia, si muoveranno come uno sciame nell’enorme spazio vuoto, che ospiterà soltanto alcune opere dell'artista.
Ma la parte artistica si svilupperà anche attraverso altre collaborazioni, come quella con Artissima, presentata dalla direttrice, Ilaria Bonacossa. In concomitanza con la prossima edizione della fiera torinese, alle OGR ci sarà la mostra su Mike Nelson, curata da Samuele Piazza.
Nel frattempo, dal 29 marzo aprirà una mostra di Susan Hiller, curata da Barbara Casavecchia, mentre in estate sarà il momento di Rokni Haerizadeh, per la curatela di Abaseh Mirvali.
“Oltre 100.000 persone - ha commentato Massimo Lapucci, direttore generale delle OGR e segretario generale di Fondazione CRT - hanno visitato questi spazi nei primi cento giorni di apertura. Quest'anno le OGR saranno proiettate sulla scena internazionale”.
“Le nostre parole chiave - ha aggiunto Nicola Ricciardi, direttore artistico delle OGR - sono innovazione, inclusione e formazione. L’intento è quello di avere un programma rivolto a un pubblico più ampio possibile”.
C'è, naturalmente la musica. Qui, la novità più importante riguarda il Torino Jazz Festival, che per la prima volta si terrà all’interno delle OGR, dal 26 al 30 aprile. Oltre al fortunato programma “Piano Lessons”, continuano le rassegne musicali con “Avantgarde Portrait: New York City”, che inaugura il 17 febbraio con il concerto di Blonde Redhead.
Il 30 marzo, invece, gli spazi di corso Castelfidardo ospiteranno una tappa del tour di Cosmo, in collaborazione con TODays, mentre il 5 maggio toccherà ai New Order con Liam Gillick, in collaborazione con il Manchester International Festival. In programma anche Club to Club, OGR Soundsystem (un sabato al mese per tutto l'anno) e Artissima Sound.
“Vogliamo rendere accessibile questo luogo alla città - ha aggiunto Fulvio Gianaria, presidente delle OGR - e se sarà.necessario agevolare l’accesso a fasce di pubblico più distanti, noi lo faremo. Esattamente come ha fatto Christian Greco, eccellente direttore del Museo Egizio, senza preoccuparci dei distributori di paura”.
Il riferimento è agli appuntamenti di “OGR is more”, programma trasversale che completa il calendario con incontri e progetti di vario genere. C'è “Learn&Play”, laboratorio che prende vita nel primo spazio permanente in Europa del collettivo di sviluppatori giapponesi TeamLab, che indagano il rapporto tra arte e tecnologia. Saranno a Torino dal 3 marzo fino al 2021.
In programma anche “Reverse Angle”, progetto di video installazioni curato da Davide Ferrario, il ciclo di incontri “OGR is you” e il progetto “Playstorm”, che sancisce la collaborazione tra le OGR e il Teatro Stabile di Torino.