Le Olimpiadi a Torino? Si ma con Cuneo

Perché non candidare Torino come città organizzatrice delle Olimpiadi Invernali del 2026? La domanda-provocazione circolava negli ambienti sportivi e politici da qualche mese, poi durante la campagna elettorale è stata un po’ eclissata, ma adesso torna prepotentemente d’attualità.

Si parte dal presupposto che il Comitato Olimpico Internazionale insiste perché si realizzino Giochi low cost, e Torino avrebbe le carte in regola in quanto gli impianti e le strutture per l’ ospitalità sono  ancora relativamente recenti e funzionali. Pertanto non sarebbero necessari grandi investimenti. Si stima un budget inferiore al miliardo di euro.

Il Coni, per bocca del presidente Malagò, si è già detto favorevole alla candidatura di Torino, il governatore Chiamparino gira spesso indossando un cappellino con il logo di Torino 2006, i sindaci dei comuni olimpici spingono perché si prepari in fretta il dossier, la sindaca Chiara Appendino per il momento… nicchia.

Intanto il sindaco di Milano ha già fatto avances per affiancarsi, eventualmente, a Torino.

Per chi, come me, che ha avuto la fortuna di vivere quell’ esperienza formidabile che furono i Giochi del 2006 non ci sono dubbi. Sì alle Olimpiadi a Torino, ma non “in combinata” con Milano. Piuttosto  con Cuneo e con le sue montagne. La Provincia Granda ha scenari e impianti formidabili, strutture ricettive di prima qualità e una miriade di aziende floride che potrebbero costituire un eccezionale plafond di sponsor in grado di finanziare sia la candidatura sia i Giochi.

Il sasso l’abbiamo lanciato, noi ci crediamo. Attendiamo risposte