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Eventi | 08 aprile 2018, 15:24

Al MUFANT di Torino si raccontano i robot nella storia della letteratura e del cinema (FOTO)

Dal Frankestein di Mary Shelley ai cyborg di Star Trek, da Goldrake a Star Wars

Al MUFANT di Torino si raccontano i robot nella storia della letteratura e del cinema (FOTO)

Un mondo di robot, è questa la mostra che è stata inaugurata ieri, sabato 7 aprile, al MUFANT, museo del fantastico e della fantascienza di Torino.

Un progetto espositivo che, in occasione dei 200 anni dalla nascita della creatura del dottor Frankenstein, racconta l’inizio e lo sviluppo della fantascienza e, soprattutto, della figura del robot. Che sia una creatura riportata indietro dal mondo dei morti grazie all’utilizzo dell'elettricità, o una macchina dall'aspetto umanoide, il concetto di base è il medesimo: un nuovo essere creato dall’uomo. L’uomo che si sostituisce a Dio. Un’irresistibile tentazione che sembra essere destinata alla catastrofe, alla rivolta della creatura stessa contro il creatore. Che il racconto sia più o meno didascalico, infatti, il canovaccio è sempre il medesimo: la creatura diventa cattiva e il creatore viene così punito per la sua superbia.

La mostra appena inaugurata al MUFANT, che diventerà esposizione permanente del museo, presenta un’incredibile quantità di oggetti, attraverso cui è possibile seguire lo sviluppo della figura del robot negli ultimi 200 anni.

Sono presenti vere e proprie chicche, libri antichi ed emblematici, quali Le Vingtième siècle di Albert Robida, pubblicato alla fine dell’800, o Il gigante dell’apocalisse di Giovanni Bertinetti risalente agli anni ’30 del secolo scorso. Vi sono piccoli gioielli, come i modellini anni ‘60 della creatura del dottor Frankestein o i primi robot in latta, tra cui spicca l’antesignano Robby della pellicola “Il pianeta proibito” (1956).

Stanze dedicate ai robot giapponesi, tra cui ovviamente Goldrake che quest’anno festeggia i 40 anni dal suo sbarco in Italia, a Star Trek, e a diverse memorabilia cinematografiche, dai vestiti dei Jedi al terribile Alien. Grande spazio viene dedicato anche alle copertine di Urania, la più famosa e longeva collana di fantascienza in Italia.  In particolare vengono proposte quelle di Karel Thole, noto illustratore olandese, e quelle più recenti dell'italiano Franco Brambilla, disegnatore ufficiale della collana a partire dal 2000.

Il MUFANT - museo del fantastico e della fantascienza di Torino nasce nel novembre del 2015. Una “creatura” di Silvia Casolari, Davide Monopoli e Paolo Bertetti. Un coraggioso e visionario progetto collocato in Borgo Vittoria, una zona periferica della città. Dove, a un’oggettiva maggior disponibilità di spazi, si unisce un terreno fertile e originale, che può dare molto e merita di ricevere altrettanto.

Il museo è uno spazio ampio e decisamente particolare, essendo una ex scuola. Una realtà che fa la gioia di grandi e piccini, della zona e di tutta la città, genitori attratti dall'effetto nostalgia e figli pronti ad essere catturati dal fascino innegabile del fantastico.

Rossana Rotolo

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