Pare che la tolleranza per il procrastinarsi dei lavori di riqualifica sia ormai a quota zero. I giardini Italia 61, presso il laghetto del Palavela, da mesi sono sotto torchio, con lungaggini dovute a un lungo stop invernale. Ma adesso, con le belle giornate, le famiglie sentono il bisogno di avere restituita la più grande area verde di tutta la zona.
“Nel corso delle settimane – spiega Alessandro Lupi, consigliere di Forza Italia della Circoscrizione 8 – si sono accumulate le segnalazioni sulla mancata riapertura dell’area gioco. E, fatto ancora più grave, sull’assenza di cartelli che segnalassero adeguatamente i lavori in corso”.
Un’area di competenza comunale, per cui sono stati interpellati direttamente i funzionari del verde pubblico.
“Secondo gli uffici centrali – riferisce il vicepresidente della Otto Massimiliano Miano – l’area giochi è in fase di completa ristrutturazione. La sospensione durante l’inverno era dovuta a condizioni climatiche avverse. Alcune operazioni, come getti di materiali cementizi, uso di collanti e verniciature, con la pioggia, non potevano attecchire”.
I lavori sono ricominciati il 3 aprile, ma, ancora adesso, le precipitazioni continuano a rallentarne l’esecuzione.
L’intervento più ingente riguarda la messa a norma dei giochi, che non rispondevano più ai requisiti minimi di sicurezza, così come la recinzione.
Ma mentre i lavoro procedono a singhiozzi, i bambini restano a guardare al di fuori delle barriere che delimitano il parchetto. A meno che qualche genitore non decida di prenderle e rimuoverle, come capitato poche settimane fa, per entrare e utilizzare tranquillamente il giardino approfittando dell’assenza degli operai. “Si avvicina l’estate, i nostri figli vogliono tornare a giocare”: questa la lamentela più diffusa tra le mamme e i papà che portano i bambini nelle scuole circostanti, e per i quali l’alternativa a Italia 61 sarebbe solo il parco oltre corso Unità d’Italia, anch’esso con gravi problemi strutturali.
“Ho ricevuto diverse telefonate da parte di genitori – ha spiegato il presidente della Otto Davide Ricca – che chiedevano informazioni sullo stato dei lavori. Evidentemente in Comune è stato comunicato che l’area fosse di nostra competenza. C’è quindi anche un problema di comunicazione alla base del malcontento diffuso”.
Ma ora si guarda tutti a una data, il 30 giugno. Per quel giorno è previsto il termine ultimo del cantiere, giusto in tempo per l’avvio dell’estate.
Dopo disguidi burocratici – dovuti all’assenza, per mesi, di una direzione dei lavori – si riaffaccia la speranza di rivedere aperti a breve i giardini di cui via Ventimiglia va molto fiera.






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