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Venaria | 30 maggio 2018, 07:19

Venaria, la politica nazionale porta il consiglio comunale all'aperto, con la cittadinanza

Si è tenuto ieri sera, ma nel frattempo Luigi Di Maio decideva di abbandonare la questione “impeachment”. Proteste dalla minoranza in consiglio comunale. Schillaci (Pd): “Luogo non corretto per questo dibattito”

Venaria, la politica nazionale porta il consiglio comunale all'aperto, con la cittadinanza

Per una sera, piazza Martiri della Libertà è diventata l’Aula consiliare del Comune di Venaria. Ieri, infatti, si è tenuta una seduta pubblica del consiglio comunale aperta alla cittadinanza,voluta dalla maggioranza per protestare contro le decisioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mentre, però, il leader nazionale del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, abbandonava l’ipotesi di “impeachment”, a Venaria il tono restava lo stesso, soprattutto tra gli interventi dei cittadini.

“La situazione politica nazionale – ha spiegato il sindaco, Roberto Falcone – ci coinvolge direttamente sia perché siamo cittadini, sia perché, nel nostro caso, siamo amministratori comunali, cioè i primi avamposti della volontà popolare”. Il sindaco è molto critico nei confronti dell’operato del Presidente della Repubblica, così come alcuni esponenti della Giunta e della maggioranza in consiglio comunale.

“Chi difende questa scelta (di Mattarella, ndr) – ha spiegato il capogruppo 5 Stelle, Guido Ruento – sta dicendo che questo ignobile sistema mondiale va preservato, quindi non potrà difendere i cittadini”. Mentre la consigliera di minoranza Barbara Virga ha chiesto di “studiare lo spirito della Costituzione”, sono piovute le critiche da parte dei gruppi di opposizione, relative anche al consiglio di lunedì, sospeso come forma di protesta contro il Presidente Mattarella. “C’è stato un uso improprio e strumentale del consiglio comunale” ha attaccato Alessandro Brescia.

“Grazie per aver speso soldi pubblici per fare un dibattito che poteva essere ospitato in altre sedi senza spendere denaro pubblico”, è stata la dura critica di Rossana Schillaci, capogruppo del Pd. “Ieri sono stati buttati 2000 euro in gettoni di presenza – ha aggiunto – e stasera ne sono stati buttati altri 2000. Non è stato utilizzato un luogo corretto per questo dibattito e, inoltre, quanto accaduto ieri è inaccettabile. Abbiamo, ad esempio, chiesto un consiglio sui cimiteri ma non è stato accettato, invece siamo qui a parlare di Mattarella, un tema importante, certo, ma che poteva essere affrontato in un altro modo. La trama di tutto questo è stata dettata a tavolino da quelli che avete imbarcato come alleati”. Dopo il confronto in piazza, che per certi aspetti, soprattutto per alcuni interventi, ha ricordato la tradizione degli “speakers’ corner”, il consiglio ha proseguito regolarmente la propria seduta.

Paolo Morelli

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