Lunedì 4 giugno, ore 16:30, nella Biblioteca Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino in Piazza Carlo Alberto n. 3 il Segretario Generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi, con il professor Aldo Accardo, storico e filosofo, e la professoressa Ilenia Mele, parteciperanno a una conferenza (ingresso libero fino a esaurimento posti) introdotta dal presidente del Comitato Dante torinese Giovanni Saccani.
Con l'occasione, saranno presentati al pubblico il numero 2/2017 della storica rivista SDA Pagine della Dante (editoriale del Vice presidente della Dante e coordinatore editoriale Paolo Peluffo) e del suo supplemento Apice, dedicato all’80° anniversario dalla morte di Antonio Gramsci (editoriale di Valeria Noli).
Muovendosi agilmente nella fitta trama delle pagine gramsciane, dopo l’introduzione del presidente del Comitato Dante di Torino Giovanni Saccani, sarà Alessandro Masi ad aprire la discussione addentrandosi nel commentario dantesco scritto da Gramsci sul X canto dell’Inferno, quello di Farinata e Cavalcante, padre di Guido. Il “tormento del presente” – scrive Masi – che funestava la coscienza di Cavalcante, spinse forse il prigioniero Gramsci a immedesimarsi nella dimensione dell’incertezza e del dubbio, visto che la censura non gli permetteva di interagire liberamente con il mondo esterno. Proprio alla realtà esterna, per lui così fondamentale, non smise mai di rivolgere un profondo impegno civile e intellettuale, una lucida analisi, uno sguardo pragmatico.
Aldo Accardo si immergerà poi in una riflessione contemporanea. Certamente è legittimo e comprensibile – sottolinea lo studioso – che un pensatore politico, come è stato in gran parte sebbene non interamente Gramsci, venga utilizzato in sede politica. Compito dello studioso è però quello di sottoporre a critica questa utilizzazione e di verificare quando essa sia attendibile e indicare le contraddizioni, le incongruenze quando non addirittura le falsità. Ilenia Mele, autrice della tesi di dottorato alla Sorbona “Le ceneri di Pascoli”, proporrà infine una valutazione sul rapporto che l’autore dei Quaderni del carcere ha intrattenuto con Giovanni Pascoli, iniziando dal rapporto tra Croce e Gramsci. Ancora oggi – scrive Mele – facciamo fatica ad avere sull’opera del poeta di Barga uno sguardo lungimirante: Pascoli rimane il poeta delle maestrine, per riprendere la oramai nota terminologia di Croce. Ma lo sguardo disinteressato, il für ewig, che Gramsci condivideva con Pascoli è ancora attuale?
Le attività del 2018 della Società Dante Alighieri e quella del Comitato di Torino proseguono, mentre si avvicinano le celebrazioni di #Dante2021 per il 700° anniversario della morte del Poeta. La Dante e la sua rete mondiale di Comitati, Centri certificatori e Centri Dante (il primo è stato aperto a Tirana il 29 maggio, in occasione della Giornata della Dante 2018) sono costantemente impegnati nella missione di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, con una visione innovativa che oggi unisce la cultura umanistica e quella d’impresa.
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