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Eventi | 21 luglio 2025, 20:22

Disability Film Festival, al via la campagna di crowdfunding per la terza edizione

Per aderire c'è tempo fino al prossimo 10 agosto

Disability Film Festival, al via la campagna di crowdfunding per la terza edizione

Disability Film Festival, al via la campagna di crowdfunding per la terza edizione

È ufficialmente partita (e terminerà il 10 agosto) la campagna di crowdfunding per sostenere la terza edizione del Disability Film Festival, in programma dal 10 al 12 ottobre 2025 presso Off Topic, in Via Giorgio Pallavicino 35 a Torino. L’iniziativa, ideata e promossa da Associazione Volonwrite ODV, si conferma un appuntamento culturale di riferimento sul tema della disabilità, con l’obiettivo di trasformare il cinema e le arti visive in spazi di espressione, confronto e coesione sociale. Il tema scelto per quest’anno, “Corpi Rifrangenti”, rappresenta un invito a riflettere sui corpi come elementi di rottura e rivelazione, capaci di infrangere stereotipi e di restituire luce alla complessità e alla bellezza della diversità.

Una storia di impegno e innovazione sociale

Il Disability Film Festival è nato nel 2019 per dare voce a racconti autentici, scomodi e intensi: storie che spesso restano ai margini della rappresentazione mediatica ma che, attraverso il cinema, riescono a farsi spazio, provocare ed educare. Il DFF è uno spazio dove ogni corpo può essere protagonista di una narrazione libera da stereotipi, in grado di rompere i codici dominanti e restituire complessità, ironia e potenza all’esperienza umana. Con questa visione, Volonwrite ha costruito in pochi anni una delle manifestazioni più innovative sul tema della disabilità, che unisce arte, pensiero critico e accessibilità in un contesto partecipativo e aperto alla contaminazione tra linguaggi.

Tra gli ospiti delle edizioni passate figurano nomi di rilievo come Fabrizio Acanfora, Ludovico Bessegato, Martina Caironi, Marina Cuollo, Claudia Durastanti, Fabio Geda, Nicola Macchione, Luca Paiardi, Sebastiano Pucciarelli, Danilo Ragona, Valentina Tomirotti e Luca Trapanese, solo per citarne alcuni. Tra i film proiettati, segnaliamo invece “Acqua e anice” di Corrado Ceron con protagonista Stefania Sandrelli, presentato durante le Giornate degli Autori alla 79° Mostra del Cinema di Venezia, e “La timidezza delle chiome” di Valentina Bertani, finalista nella sezione “Miglior documentario” ai David di Donatello 2023.

Un festival accessibile e intersezionale

Il Disability Film Festival è molto più di una semplice rassegna cinematografica: è un laboratorio partecipativo, uno spazio dove tutte le voci trovano visibilità e ascolto attraverso film, dibattiti, presentazioni e workshop. In quest'ottica, la rassegna è pensata per essere accessibile a tutte e tutti: ogni aspetto dell’organizzazione, dalla scelta della location alle modalità di fruizione, infatti, è progettato per abbattere le barriere sensoriali, fisiche e cognitive attraverso location prive di barriere architettoniche; servizi di sottotitolazione e audiodescrizione; interpretariato in LIS Lingua dei Segni Italiana; spazi dedicati a persone neurodivergenti.

Il programma, Il cui calendario completo sarà reso pubblico nelle prossime settimane, prevede per la prima volta un concerto accessibile con interprete LIS e uno spettacolo teatrale; l’obiettivo è offrire un’esperienza culturale di alta qualità a tutti e tutte, senza distinzioni.

La campagna di crowdfunding

Il progetto è stato selezionato per l'iniziativa +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT: se verrà raggiunto il 50% dell’obiettivo economico previsto (fissato in cinquemila euro, l’importo sarà raddoppiato fino a diecimila grazie al cofinanziamento dell’ente filantropico; la campagna è attiva sulla piattaforma Eppela al link https://www.eppela.com/projects/12001.

I fondi raccolti serviranno a: garantire la qualità tecnica e artistica del festival; rafforzare la rete di collaborazioni con enti e realtà del territorio; ampliare il pubblico attraverso strategie di comunicazione inclusive e innovative; incentivare il coinvolgimento attivo di volontari e comunità locali.

Come segno di gratitudine per il sostegno ricevuto, sono previste ricompense esclusive, realizzate dall’illustratrice Ilaria Urbinati (autrice del manifesto ufficiale del DFF2025) e prodotte dalla startup torinese di abbigliamento etico e sostenibile Fair Enough.

Un appello alla solidarietà culturale

Visti i presupposti, gli organizzatori hanno deciso di lanciare un appello alla solidarietà culturale: «Sappiamo che il contesto attuale non è semplice – spiegano la Direttrice Artistica Carmen Riccato e il Direttore Organizzativo Marco Bertonma crediamo fortemente che il Disability Film Festival possa continuare a essere un laboratorio di trasformazione sociale capace di generare consapevolezza, confronto e bellezza. Anche una piccola donazione può avere un impatto enorme».

comunicato stampa

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