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Politica | 26 luglio 2018, 19:44

Gruppo M5S: “L'assessore Ferrari si attivi per approvare la proposta di legge a 5 Stelle per il reddito di cittadinanza regionale”

"L'assessore regionale al welfare apre una polemica, tutta politica, sul reddito di cittadinanza dimenticando i fallimenti del Governo Renzi"

Gruppo M5S: “L'assessore Ferrari si attivi per approvare la proposta di legge a 5 Stelle per il reddito di cittadinanza regionale”

 

"Ad oggi il REI (Reddito di inclusione) è una misura inefficace, che copre una minima parte delle persone in difficoltà, prevede pochi fondi e gli importi erogati non consentono di vivere dignitosamente (al massimo 540 euro per famiglie composte da 6 o più persone). In molti casi si arriva ad appena 100 euro a persona. Inoltre non è previsto un coordinamento con le politiche del lavoro per portare le persone al reinserimento occupazionale. Come se non bastasse il sussidio viene interrotto dopo i 18 mesi lasciando per 6 mesi le famiglie senza nessun tipo di sostegno. Un fallimento sotto ogni punto di vista. Solo il paraocchi ideologico di Ferrari può consentirgli di vedere i vantaggi, che sono inesistenti. L'assessore inoltre spara numeri a caso quando si riferisce al reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle, sarebbero sufficienti 17 miliardi e non certo i 30 ipotizzati da lui ed i suoi amici". E' quanto dichiara i una nota il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, contestando l'assessore Ferrari che aveva parlato bene del reddito di inclusione e meno della proposta del reddito di cittadinanza.

"Piuttosto che pensare a far polemica con il Governo - hanno proseguito i pentastellati piemontesi - da Ferrari ci aspetteremmo un atteggiamento più collaborativo sulla nostra proposta di legge per introdurre il reddito di cittadinanza regionale. Invece da anni la proposta di legge 'Prime misure per un reddito di cittadinanza piemontese' è in attesa di discussione".

"La nostra proposta a livello regionale può compensare, almeno in parte, le enormi criticità del REI di Renzi andando a coprire ad esempio chi ha perso il lavoro, ma non è coperto né da NASPI o DISCOLL, e chi è single, in attesa che il Governo introduca il Reddito di Cittadinanza nazionale. Una misura non certo assistenzialista, ma di tutela della dignità delle persone e di sostegno alla ricerca del lavoro".

 

c.s.

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