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Attualità | 03 agosto 2018, 07:30

Un "galeone" nel Pav: "Così i bambini giocano imparando la nostra arte"

Il parco si apre alla cittadinanza favorendo il libero accesso alla nuova area gioco da via Giordano Bruno. Un'installazione esclusiva in occasione del decennale

Un "galeone" nel Pav: "Così i bambini giocano imparando la nostra arte"

Per i suoi primi dieci anni, il Parco d’Arte Vivente si fa davvero un bel regalo. O meglio, lo fa a tutta la cittadinanza, come amano precisare gli attori coinvolti nell’iniziativa. Dallo scorso luglio al centro della sua grande area verde è stato posizionato un “galeone”, attrezzatura in legno dedicata ai più piccoli, accessibile a chiunque e slegata dall’attività museale vera e propria.

Date le caratteristiche del luogo”, spiega il direttore Enrico Bonanate, “serviva un’area gioco conforme allo stile delle nostre opere d’arte, non un’attrezzatura tradizionale”. E la sagoma dell’imbarcazione che si erge in mezzo al parco sembra effettivamente proseguire con eleganza la fisionomia delle altre installazione d’arte povera e contemporanea disseminate.

Un progetto culminato in occasione del decennale, ma che ci ha messo qualche anno per trovare una definizione vera e propria, a partire dal 2012.

Le famiglie che vivono qua attorno hanno sempre desiderato utilizzare liberamente l’area verde”, spiega il coordinatore all’ambiente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano. “Ma per fare in modo che il Pav avesse un incremento di visitatori, serviva senza dubbio un’attrattiva. Ecco l’idea del galeone”.

Si tratta di una tipologia di gioco – prosegue – che difficilmente si trova in altri parchi torinesi. Anche perché necessita di cure e attenzioni particolari, è molto delicata, e in qualsiasi spazio pubblico avrebbe vita breve. Qui al Pav abbiamo l’unica area verde di completa gestione museale, compresa la manutenzione. Il gioco viene quindi sorvegliato costantemente”.

L’installazione, dal valore complessivo di 50 mila euro, alla circoscrizione non è costata nulla, rientrando nel capitolo di bilancio dell’assessorato al verde nella precedente giunta comunale. E inizialmente il gioco doveva essere destinato a un altro quartiere di Torino, salvo poi optare per una zona più riparata. Per questo motivo al Pav è stato anche chiesto di ampliare gli orari di apertura, per consentire una fruibilità più massiccia da parte delle famiglie. E, grazie a un bando regionale, è stato assunto persino un sovrintendente dell’area verde.

I nuovi orari sono così distribuiti: dal mercoledì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 12 alle 20. Si accede al parco da via Giordano Bruno, ma attraverso un ingresso separato dall’area museale. “Accogliamo tutti, quelli che vogliono visitare le opere d’arte e chi invece preferisce solo portare i bambini a giocare o farsi un giro nel giardino”, spiega Bonanate. “Abbiamo anche investito nella sicurezza, mettendo delle telecamere di controllo su via Zino Zini, per evitare il lancio di pietre dall’alto o altri atti di vandalismo frequenti nella zona”.

Ideato dall’artista Piero Gilardi, il Pav è un centro sperimentale d’arte contemporanea riconosciuto a livello internazionale, che comprende un sito espositivo all’aperto e un museo interattivo. Qui vengono svolte diverse attività didattiche con le scuole e tanti laboratori aperti ad appassionati o semplici curiosi, creando un continuo scambio di esperienze nel dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia. Il suo vasto tappeto verde è per questo in continua evoluzione e occupa un’area industriale, ex Framtek, di circa 23.000 mq. È stato posizionato in via Giordano Bruno nel 2008, dopo un primo progetto risalente al 2002 e diverse ipotesi di collocazione.

L’intento della Circoscrizione 8 è sempre stato quello di aprire il Pav alla cittadinanza, staccandolo dall’apparente aspetto “elitario”, destinato a un ristretto nugolo di amatori dell’arte contemporanea. L’attuale disposizione del galeone lascia tuttavia scontenti alcuni consiglieri per lo più di ala destra, che auspicavano un progetto maggiormente inclusivo e giudicano il gioco troppo distante dall’agglomerato di abitazioni su via Zino Zini, non immediatamente raggiungibile. Contestato anche il divieto di accesso ai cani.

Il nostro obiettivo è di far conoscere meglio questa realtà invitando la gente a entrare nel nostro parco", commenta Bonanate. "Chiunque, non appena mette piede qui, rimane a bocca aperta di fronte alla maestosità di una distesa verde così ampia e omogenea”.

Ora la Circoscrizione 8 chiede al Pav di andare sempre più incontro alla collettività, rendendosi fruibile ai più, ma mantenendo integra la sua identità museale. “Credo che il parco voglia proseguire in questa direzione”, commenta la coordinatrice alla cultura Paola Parmentola. "È un vero motivo di vanto e orgoglio per il nostro territorio, e va valorizzato. Il coinvolgimento delle scolaresche è uno dei progetti più importanti in questo senso, e noi, come amministrazione, dobbiamo accompagnare il Pav nel processo”.

L’area gioco con il galeone sarà inaugurata ufficialmente il 23 settembre in occasione degli eventi di Terra Madre e Salone del Gusto. Intanto la festa per il decimo anniversario del Pav continua: fino al 21 ottobre è possibile visitare la mostra The God-Trick, curata da Marco Scotini, che ha come fulcro la dibattuta questione dell’Antropocene, a partire dall’urgenza del cambiamento climatico in atto.

Manuela Marascio

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