Mancano ancora gli ultimi dettagli burocratici per lo spostamento degli uffici di Paratissima, la fiera d’arte in programma questo autunno, nel quartiere Aurora.
L’operazione è stata accolta come una grande opportunità di rilancio per l’intera zona, che sembra puntare decisamente sull’arte e a marzo ospiterà anche alcuni eventi di Biennale Democrazia. La prossima edizione di Paratissima, la quattordicesima (31 ottobre – 4 novembre), resterà alla Caserma “La Marmora” di via Asti, come già previsto e annunciato, ma non è escluso che la presenza degli uffici in zona Aurora possa portare anche qui eventi e iniziative.
L’investimento, intanto, si aggira intorno ai 60.000 euro, coperti dalla fiera grazie ai diversi sponsor e partner, ma per i quali, ha svelato Lorenzo Germak, il fondatore, Paratissima cercherà di partecipare a dei bandi, come FaciliTo, per ottenere altri finanziamenti e star tranquilli dal punto di vista economico. “Siamo abbastanza positivi – ha commentato – anche se c’è tanta burocrazia”.
Paratissima si sposterà in Strada del Fortino 21, negli spazi di un’ex galleria d’arte, in una zona comunque strategica dal punto di vista delle attività culturali, dalla biblioteca “Calvino” all’asse di via Cigna, che collega il centro di Torino al polo dell’ex Incet e del Museo Ettore Fico. “Abbiamo cercato uno spazio – ha aggiunto Lorenzo Germak – che fosse lontano dal centro per via dei costi, ma avesse determinate caratteristiche”.
In primis gli spazi, molto più ampi dei 90 mq dove hanno ancora sede gli uffici. “Ci è piaciuta anche la zona – ha proseguito – che è viva e vitale. Qui c’è la Lavazza, vicino ci sono il Museo Ettore Fico, l’ex Incet e Edit. Ma siamo anche vicini a piazza della Repubblica, al Cortile del Maglio, alla Scuola Holden. Questa è una zona che secondo noi ha del potenziale”.
Cosa succederà, quindi, in Strada del Fortino? “Ci sarà la sede operativa con gli uffici – ha spiegato il fondatore di Paratissima –, per la gestione degli eventi in Italia, ma ci sarà anche uno spazio più grande per i corsi, i workshop e le esposizioni temporanee. Era importante avre una sede strutturata anche al di là degli spazi”.
Non ci sono ancora delle idee su effettive collaborazioni con realtà del territorio, ma gli organizzatori della fiera hanno già partecipato all’ultimo incontro del Tavolo di progettazione civica su Borgo Aurora. “Noi – ha concluso Germak – abbiamo un progetto che si chiama Art in the City, con il quale lanciamo una mappa di attività e appuntamenti sul territorio durante la fiera. Ci auguriamo che con Aurora si costruiscano cose anche partendo da quello che c’è già. Per noi sarà la prima volta in questo quartiere”.