/ Cultura e spettacoli

Cultura e spettacoli | 06 settembre 2018, 13:02

Energie giovani per rilanciare la musica di qualità a Torino. Anche sbagliando apposta le note. "Ma non siamo nerd"

Al via la settima stagione dell'orchestra Polledro, che vanta un'età media di 26 anni, collabora con altri enti culturali del territorio e cerca sostenitori tramite il crowdfunding

Energie giovani per rilanciare la musica di qualità a Torino. Anche sbagliando apposta le note. "Ma non siamo nerd"

Pochi colpi di bacchetta sul leggio e silenzio in sala. Sta infatti per cominciare la nuova stagione musicale dell'orchestra da camera Giovanni Battista Polledro, diretta da Federico Bisio, che oltre alle conoscenze musicali vanta anche una laurea in storia ("ma non sono un nerd", ci scherza su) e arrivata ormai ai sette anni di attività, visto che è stata fondata nel 2012, ispirandosi (e portando il nome) all'ultimo grande rappresentante della scuola violinistica piemontese.

Un'orchestra giovane, visto che l'età media oscilla tra i 26 e i 28 anni e nessuno dei suoi componenti supera i 40. Ampio il repertorio, dal Barocco al 900, con ampio ricorso alla musica sacra. E quest'anno - da ottobre a maggio del 2019 - la settima stagione si propone come di altissimo livello, dal titolo "Nell'armonia delle differenze", con brani di J.C. Bach ("Il milanese", uno dei tanti figli di cotanto padre), Brahms, Mozart e molti altri. E tante saranno le collaborazioni con altri enti culturali come il Salone del libro, Contemporary Art e Sbam Piemonte.

Si comincia il 10 ottobre nell'ambito dell'Anno europeo del patrimonio con Mibact e Città di Torino, presso il Conservatorio di Torino. In tutto i concerti saranno cinque più un "fuori programma" per Natale e che saranno ospitati anche al Teatro Vittoria e alla scuola di Applicazione dell'esercito. Sempre in occasione di ricorrenze e giornate significative come quelle legate alle donne, alle arti oppure alla conoscenza dell'autismo.

Ma accanto alla tradizione non manca anche un'iniziativa molto moderna: un crowdfunding raggiungibile tramite il sito www.innamoratidellacultura.it dove chi vorrà potrà dare il proprio contributo a "Colorando le note", ottenendo benefit e ringraziamenti a seconda dell'entità della donazione.

"Abbiamo scelto repertori, autori e periodo che all'apparenza possono sembrare slegati tra loro - racconta il direttore Federico Bisio - ma in realtà esistono legami forti, fili rossi che vogliamo proporre al pubblico".

Dunque indizi da raccogliere, tracce da seguire e cammini da percorrere a occhi chiusi, lasciandosi guidare attraverso cammini insoliti e sorprendenti tra richiami, mode che si riprendono, vite a cavallo dei secoli e suggestioni di figure femminili. Ci saranno addirittura composizioni così particolari da prevedere note e accordi volutamente dissonanti. "Il pubblico pensa che sia l'orchestra a sbagliare alcuni passaggi - commenta Bisio - e sì, in effetti, sbaglieremo. Ma lo faremo apposta".

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium