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Politica | 08 ottobre 2018, 18:47

Regioni, il Il Piemonte chiede maggiore autonomia

Le istanze autonomistiche sono state illustrate dal vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna, nella seduta odierna della Commissione Bilancio

Regioni, il Il Piemonte chiede maggiore autonomia

 

Potrebbe essere la Regione a poter chiedere direttamente un giudizio alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, nel caso la richiesta del Piemonte, contenuta nella proposta di deliberazione per il riconoscimento di un'autonomia differenziata, ex articolo 116 della Costituzione, venga accettata dal Governo centrale.

Altra richiesta è quella di maggiori competenze in tema di previdenza complementare (nel caso di cronicità e non autosufficienza) per attivare progetti sperimentali in considerazione dell’invecchiamento della popolazione. Tenendo conto dei costi elevati, il gruppo M5s ha manifestato perplessità sulla fattibilità concreta di tali interventi.

Queste ed altre istanze autonomistiche, sono state illustrate dal vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna, nella seduta odierna della Commissione Bilancio, presieduta da Vittorio Barazzotto.

La Commissione - che ha concluso l’illustrazione delle richieste piemontesi da parte della Giunta regionale, che comunque si è detta ancora aperta a recepire indicazioni dai vari gruppi consiliari – ha anche licenziato a maggioranza il Programma annuale di ricerca 2018 dell'Istituto di ricerche economico sociali del Piemonte (Ires Piemonte).

Tra le richieste di applicazione dell’autonomia differenziata, delle quali si è discusso oggi, troviamo quella di maggior coinvolgimento dei territori interessati, anche per il caso delle politiche transfrontaliere, nel procedimento di costruzione delle normative europee.

In tema di coordinamento della finanza pubblica si è parlato dell’importanza del ruolo di coordinamento regionale rispetto agli enti locali che, in base a una recente sentenza della Corte costituzionale sull’avanzo di amministrazione degli enti locali, possono godere di maggiore flessibilità.

In merito alla Programma dell’Ires, è stata confermata l’importanza, costantemente evidenziata dal Comitato per la qualità della normazione, che siano presenti specifiche esigenze conoscitive del Consiglio regionale all’interno dei singoli programmi. Quest’anno sono state per esempio inserite le materie di sostegno al reddito e del diritto all’istruzione.

Degno di nota il ruolo, poi, dell’Ires nel supporto all’elaborazione del bilancio sociale della Regione, forse l’istituto più importante di comunicazione da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini.

 

c.s.

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