“Non ricordiamoci della festa dell’albero solo una volta all’anno – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - la mancanza di copertura vegetale lascia il campo libero a frane e smottamenti in caso di forti piogge, senza dimenticare gli effetti sulla grande varietà di vegetali e sugli animali che popolano i boschi. Al danno ambientale, inoltre, si aggiunge quello economico con importanti ripercussioni sull’intera filiera del legno e sul turismo piemontese”.
Il Piemonte è la regione che ha più ampia superficie forestale arborea in Italia con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, di cui i boschi coprono 932 mila ettari. In questi ultimi vivono quasi 1 miliardo di alberi e sono presenti 52 specie arboree e 40 specie arbustive con una grande variabilità di composizione e struttura.
“Rendendo maggiormente accessibili i boschi piemontesi si creano fino al 10% in più di posti di lavoro nella nostra regione - proseguono Moncalvo e Rivarossa -. E’ necessario, quindi, investire continuamente per incentivare le filiere del legno, fondamentali per il mantenimento del territorio. I nostri boschi, se valorizzati con pratiche di gestione sostenibile, possono rappresentare un fondamentale strumento di crescita dell’indotto produttivo, garantendo così lo sviluppo socio-economico delle aree marginali e di montagna”.