Sarà discusso il prossimo 20 febbraio in Cassazione il ricorso presentato dal Comune di Torino e Miur per la decisione del Consiglio di Stato che, nel settembre 2018, aveva riconosciuto il diritto alla fruizione del pasto da casa negli ambienti scolastici. Ad annunciare che quel giorno si riunirà la Camera di Consiglio è stata la sindaca Chiara Appendino durante la presentazione del nuovo assessore all'istruzione Antonietta Di Martino, che da lunedì prenderà il posto dell'assessore Federica Patti.
"Speriamo di avere una risposta definitiva,- ha commentato Di Martino - oggi quella sentenza è operativa: la decisione della Cassazione sarà per noi un punto di riferimento".
"Nel caso in cui la decisione (del consiglio di Stato) dovesse essere ribaltata, - aggiunge - si tornerebbe alla situazione precedente, in cui l'unica alternativa sarebbe la refezione scolastica, anche se in questo caso, a livello di organizzazione, ci troveremmo a davanti ad una situazione non facilmente gestibile". In quest'ultimo caso i servizi educativi della Città, insieme alle scuole, dovranno riorganizzare il sistema della refezione a metà anno scolastico, cosa che rischia di creare disagi.
Sarà la prima volta in Italia che la Corte di Cassazione si pronuncerà sul tema: è evidente dunque che questa sentenza costituirà un precedente normativo, sia in un senso che nell'altro. "La data del 20 febbraio - ha commentato il sindaco Chiara Appendino - definisce un percorso da cui non si può più tornare indietro, sia che si sia favorevole o meno alla refezione scolastica".