Limitazioni del traffico e divieti di sosta in via Nizza durante i cantieri, ma all'insaputa dei commercianti. Così pare che il Comune di Torino abbia predisposto la nuova ordinanza - a partire dai prossimi giorni e valevole fino al 1° marzo - nell'area di piazza De Amicis, interessata ora dai lavori secondo il cronoprogramma per la riqualificazione dell'asse viario. "L'abbiamo saputo da canali non ufficiali, come invece ci saremmo aspettati per cortesia istituzionale", commentano gli esercenti dell'associazione "Via Nizza E'-Vviva", da sempre attenta al progetto e diretto interlocutore di assessorato e tecnici. "Siamo rimasti molto sorpresi che gli uffici non ci abbiano né interpellato, né comunicato questa ordinanza, i cui termini sarebbero dovuti essere concordati per ridurre il disagio a residenti e commercianti".
Tra le indicazioni, il divieto di sosta - con rimozione forzata - su entrambi i lati di via Nizza da via Foscolo a via Tiziano e su piazza De Amicis da corso Dante a via Petitti. Inoltre, il divieto di circolazione pedonale su corso Dante da via Lugaro a via Saluzzo con parzializzazione del traffico, e, ancora, il divieto di circolazione veicolare nel controviale di piazza De Amicis da corso Dante a via Petitti (con senso unico alternato per i soli residenti).
Nemmeno la Circoscrizione 8 è stata informata per tempo. "Ci assicurano dal Comune - spiega il vicepresidente Massimiliano Miano - che non ci saranno vere e proprie interdizioni, ma soltanto delle deviazioni del traffico, per garantire la sicurezza di tutti. Se dovesse comunque nascere del disagio, ci muoveremo di conseguenza".
Un provvedimento che torna a far discutere tutti i soggetti coinvolti dai lavori in corso, sin dall'inizio critici nei confronti del progetto. "Tecnici e assessorato - attaccano ancora gli esercenti di via Nizza - evidentemente considerano il territorio e i commercianti solo un'inutile seccatura, convinti che il progetto sia perfetto così com'è, mentre già si sta rivelando molto problematico nelle aree terminate e riqualificate", in riferimento soprattutto alla ciclopista che parte da corso Vittorio Emanuele II, spesso vittima del parcheggio selvaggio, con le automobili che la occupano durante la sosta incuranti dei ciclisti in transito.