Lezioni di cinematografia nelle scuole per avvicinare gli studenti alla “settima arte”: prende il via il progetto “Ipotesi Cinema – un esperto di cinema in ogni scuola”, con l’obiettivo di formare i docenti sul linguaggio e la lettura critica delle immagini audiovisive.
Il percorso formativo è stato presentato nei giorni scorsi all’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Promosso dal MIUR e dal MIBAC, è organizzato da una serie di istituti comprensivi bolognesi con altre scuole di Ozzano e Budrio, in provincia, l’istituto Pinerolo II-Lauro, nel Torinese, e la Rodari-Annecchino di Pozzuoli, vicino a Napoli. In collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e COINOR Università Federico II di Napoli.
Il “Piano Nazionale Cinema per la Scuola” del Ministero prevede infatti lo sviluppo di percorsi formativi per insegnanti ed educatori, finalizzati a costituire un vero e proprio albo di esperti di cinema.
Il corso in questione mira a fornire ai docenti gli strumenti necessari per una lettura critica delle immagini in movimento, invogliando le nuove generazioni a non essere spettatori passivi, ma capaci di decodificare messaggi e costruire narrazioni. Dalle materne ai licei.
Le lezioni sono suddivise in due moduli. Il primo, della durata di trenta ore, si svolgerà nel corso di tre fine settimana: a marzo a Napoli, a maggio a Bologna e a giugno a Torino. Verrà proposto ai partecipanti un attraversamento della storia del cinema tra generi, autori, correnti e sperimentazioni. Una vera e propri grammatica essenziale, fondamento necessario per contestualizzare qualsiasi film. Agli insegnanti saranno anche offerti gli strumenti didattici e tecnologici per intraprendere dei percorsi sul cinema nelle classi.
Il secondo modulo, con modalità laboratoriali della durata di 24 ore, si svolgerà esclusivamente a Bologna dal 10 al 13 settembre. Terminati gli incontri, i docenti saranno pronti ad affrontare con le classi un progetto per realizzazione di un vero e proprio prodotto audiovisivo, servendosi anche delle tecniche più innovative dell’era moderna.
Così, mentre si leva alto il clamore per il corso di “esorcismo e preghiera di liberazione” proposto di recente dal MIUR agli insegnanti di religione, le menti più illuminate preferiscono ricorrere all’illusionismo di Méliès, ai piani-sequenza di Antonioni o alle geometrie di Kubrick, in nome di un allargamento di orizzonti veramente multidisciplinare.