Una filiera di servizi che lotta contro lo spreco alimentare e la povertà favorendo l’inclusione sociale: è questo il cuore di “C.A.R.O.T.A.” (acronimo di Cibo-Agricoltura-Rete-Occupazione-Territorio-Aggregazione), progetto finanziato da “Torino Social Factory” nell’ambito di PON Metro, con il sostegno della Città di Torino. Un’azione congiunta sul territorio di Mirafiori Sud che vede protagonisti la cooperativa Patchanka e la Fondazione della Comunità di Mirafiori all’interno della Casa nel Parco (via Panetti 1), cui si aggiunge l’associazione Coefficiente Clorofilla curatrice del progetto “Orti Generali”.
Della durata di due anni, il progetto ha ricevuto un contributo di circa 100 mila euro e si articola in una serie di interventi messi in rete tra loro, potenziando le funzionalità che già caratterizzavano i tre soggetti coinvolti nella comunità di riferimento.
Come i tre sportelli gratuiti d’ascolto e consulenza nella Casa del Parco, nati per fornire supporto sociale ai soggetti disagiati, orientare al lavoro chi è disoccupato e dare consigli di economia domestica attraverso una mirata educazione finanziaria che intervenga anche sui casi di indebitamento. “Da sempre sosteniamo servizi per il cittadino liberamente accessibili – spiega Roberta Molinar della Fondazione –, e, grazie a C.A.R.O.T.A., la nostra offerta sarà notevolmente implementata. Questo è un quartiere fragile, dove la popolazione è ancora molto vulnerabile dal punto di vista economico. La nostra missione è fare sistema per creare una vera comunità di individui”.
E saranno proprio gli abitanti svantaggiati a poter fruire del servizio di mensa sociale offerto da Parchanka alla Locanda nel Parco: attiva dal 2017, ogni giorno prepara pasti a prezzi modici utilizzando anche prodotti invenduti provenienti da mercati e supermercati rionali, nel segno della lotta agli avanzi per una ristorazione sostenibile. Il progetto permetterà di incrementare il numero di pranzi gratuiti distribuiti giornalmente ai soggetti in difficoltà economiche, con l’obiettivo di raggiungere cento famiglie arrivando a venti pasti al giorno, sette giorni su sette. “I pasti sospesi verranno sostenuto quotidianamente dagli abituali avventori della Locanda”, spiegano dalla cooperativa. “Il nostro nome significa contaminazione, mescolanza. Perché vogliamo che tutti si siedano a tavola annullando le differenze”.
Parte degli ortaggi a disposizione della mensa arriverà direttamente dagli orti urbani dell’associazione Coefficiente Clorofilla, vincitrice del bando MIUR "Smart Cities and Communities and Social Innovation", operativa nel parco Piemonte dal marzo 2019. Tre ettari di terreno in strada Castello di Mirafiori in cui dieci nuclei familiari, selezionati dagli sportelli d’ascolto della Fondazione, potranno insediarsi per avviare buone pratiche di coltivazione sostenibile, applicando metodologie bio e all’avanguardia.
Tutti i partecipanti al progetto, inoltre, saranno guidati nel percorso di orticoltura urbana dai membri dell’associazione e da un agronomo presente una volta a settimana, che illustrerà i metodi di irrigazione automatica, la cura biologica della piante e il calendario della colture. “Per i disoccupati, significherà soprattutto apprendere nuove tecniche spendibili professionalmente, tessendo allo stesso tempo legami solidali con territorio d’appartenenza”, spiegano i referenti di Clorofilla.
Il progetto si arricchisce, infine, della partecipazione attiva dei volontari, formati dalla Fondazione per affiancare alcune attività sociali della Casa nel Parco, raccogliere le eccedenze alimentari nel quartiere e coltivare il grande orto collettivo di Clorofilla.
Oggi, per presentare il progetto alla cittadinanza, si farà festa in via Panetti. Un open day degli sportelli d'ascolto con una ricca offerta di laboratori manuali per bambini, mentre nel pomeriggio, dopo un pranzo in Locanda a prezzi modici, è prevista una passeggiata in quartiere, fino agli orti urbani, a cura di Iperurbana.