Il duello si era consumato, in tutta la sua crudezza, in diretta streaming durante l'ultimo Consiglio Comunale di Venaria. Un confronto in cui i due contendenti - in realtà - non si fissavano negli occhi come da canovaccio western, ma si davano le spalle, seduti l'uno poco davanti all'altro. Alle spalle, Andrea Accorsi. Davanti a lui il sindaco Roberto Falcone, oggetto di un lungo e circostanziato attacco da parte di chi, fino a quel momento, faceva parte della sua stessa maggioranza.
Necessario, però, parlare al passato, visto che oggi è arrivato il primo effetto "concreto" di quel duello: il gruppo del Movimento Cinque Stelle ha ufficialmente messo alla porta Accorsi, che al termine del suo intervento aveva annunciato le dimissioni da presidente del consiglio comunale e il passaggio al gruppo misto.
"Ho protocollato via pec l'esclusione dal gruppo consiliare di maggioranza del consigliere Accorsi - spiega il capogruppo grillino Guido Ruento in una nota ufficiale - perché si è reso protagonista di azioni che non sono contemplate nei valori del Movimento e contrarie alle linee guida dell' azione di Governo". "La decisione era già stata presa la sera stessa dell'ultima di queste, ma abbiamo ritenuto di procedere a fronte del fatto che il consigliere a oggi non ha ancora fatto quanto annunciato, cioè dimettersi dalla carica di Presidente del Consiglio e passare in Gruppo Misto".
Prosegue, dunque, la sfida all'interno di quella che le urne aveva consegnato alla città della Reggia come la prima maggioranza davvero "monocolore" della storia recente del Comune. Ma che, strada facendo ha perso tre assessori e numerosi elementi del gruppo consigliare Cinque Stelle. Gli ultimi tre, proprio in occasione del Consiglio comunale che ha sancito la frattura anche con Accorsi.
E' di pochi giorni fa la comunicazione del primo cittadino, effettuata una sola sostituzione dei tre posti da consigliere vacanti, di voler continuare ad andare avanti per arrivare alla fine del mandato. Ma di certo l'atmosfera continua a non essere delle migliori, mentre il clima resta sempre quello da resa dei conti. Con le forze di opposizione a chiedere a gran voce le dimissioni. Anche se questo dovesse comportare l'arrivo di un commissario.