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Attualità | 09 giugno 2019, 13:00

Problemi e carenze di organico al Santa Croce di Moncalieri, botta e risposta Nursind-Asl TO5

Il sindacato infermieristico denuncia: "Infermieri e oss in numero insufficiente per gestire le emergenze". La replica: "Incrementate le postazioni e il numero degli infermieri e previsti ulteriori aumenti di organico"

Problemi e carenze di organico al Santa Croce di Moncalieri, botta e risposta Nursind-Asl TO5

Il sindacato infermieristico Nursind ha denunciato in una nota le "precarie e pericolose condizioni di lavoro presso il pronto soccorso di Moncalieri dell’ASL
TO 5".

"E’ indispensabile intervenire con la massima urgenza per evitare di mettere a rischio la sicurezza dei pazienti e permettere agli operatori , infermieri, medici, oss, di poter operare con meno rischi. Il numero di personale presente infatti, fortemente provato, non risponde pù a quelle che sono le esigenze di cura", dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del Nursind. "Le postazioni infermieristiche e oss non sono sufficienti, senza parlare della carenza di personale medico che spesso si riduce ad una sola unità, impossibilitato a far fronte a tutte le richieste".

"A tutto questo, già di per se motivo di grande preoccupazione, vanno
riscontrati i gravi problemi non del tutto tracurabili della struttura e degli strumenti a disposizione. La presenza di barelle, stipate nelle stanze e nei corridoi non permettono neanche di fare la necessaria pulizia. La presenza di un solo bagno all’interno del servizio, utilizzato da tutti, anche da chi è sottoposto a regime di isolamento è spesso in condizioni igieniche non adeguate visto il continuo utilizzo. Resta impossibile parlare di privacy e soprattutto di dignità della persona", sottolinea il segretario regionale del Nursind.

"Lo stress, le pressioni e tutte le richiesta a cui deve far fronte il triagista inoltre aumentano di molto il rischio di errore. Chi si trova in quella importante e fondamentale posizione non può e non deve fare anche l’informatore, il viglilante, il centralinista e molto altro ancora ma concentrarsi sul suo lavoro. L’azienda, ha l’obblogo e il dovere di intervenire con estrema urgenza", conclude Coppolella, "è necessario che la sala di attesa nelle ore notturne non si trasformi in un dormitoio o utilizzo di qualsiasi altra cosa. La sicurezza della struttura e degli operatori è preciso compito di chi amministra".

In riferimento a quanto comunicato da Nursind, "l’Asl TO5 precisa che al pronto soccorso del Santa Croce di Moncalieri è stata incrementata 1 postazione in più di notte 7 giorni su 7 gli infermieri passano da 3 a 4; 1 postazione in più di triage al mattino sempre 7 giorni su 7 gli infermieri passano da 5 a 6. L’Asl conscia delle criticità legate alla struttura ha già in previsione un piano di ampliamento degli spazi del Pronto soccorso".

"Peraltro, l’Asl ha adottato un monitoraggio continuo dei passaggi in pronto soccorso", prosegue la nota. "Da questa verifica è emerso che i passaggi al pronto soccorso stesso nel primo quadrimestre del 2019 confrontati con quelli dello stesso periodo del 2018 sono passati da 8.737 a 10.712. C’è da dire che l’iperafflusso legato all’influenza nel 2019 si è verificato a partire dalla fine di gennaio con code ancora in questo periodo, mentre nel 2018 era iniziato nel periodo natalizio 2017 e terminato a fine febbraio 2018".

Massimo De Marzi

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