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Attualità | 18 giugno 2019, 18:00

Il Milan cerca un accordo con l’Uefa: niente Europa League, Toro verso il ripescaggio

I rossoneri, temendo pesanti sanzioni dal Tas per il (secondo) mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario, stanno cercando un’intesa coi vertici europei. Che prevede l’accettazione di una stagione senza coppe, con conseguente recupero dei granata. Ma è corsa contro il tempo

Il Milan cerca un accordo con l’Uefa: niente Europa League, Toro verso il ripescaggio

Quello che qualche tifoso (e dirigente) granata sperava, ma che sembrava l’ipotesi meno praticabile, potrebbe riaprire le porte dell’Europa per il Toro: un accordo extragiudiziale tra Milan e Uefa, che veda i rossoneri disposti ad accettare un anno senza coppe in cambio di tempi più lunghi per poter raggiungere il pareggio di bilancio, potrebbe promuovere il Toro in Europa League.

Gli avvocati del Milan sono a Nyon a parlare con i giudici della Camera Giudicante. L’obiettivo è chiedere di essere condannati subito: ma occorre che non sia il club rossonero a rinunciare, ma l’Uefa a imporre un anno senza coppe. E bisogna fare in fretta. Mancano un mese ed una settimana al debutto della formazione italiana che disputerà i preliminari di Europa League. Al momento la nuova Roma (orfana di Totti) targata “Zorro” Fonseca. Ma tutto potrebbe cambiare nelle prossime ore ed il 25 luglio essere la data in cui scenderanno in campo Belotti e compagnia.

Quando tutto sembrava perduto, visto che l’Uefa una settimana fa aveva deciso di rimandare la palla al Tas, facendo decidere al Tribunale Arbitrale Sportivo di Losanna la vicenda relativa al secondo mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario, aveva di fatto sfumare ogni speranza di ripescaggio per i colori granata. Nessuna udienza relativa al caso Milan risultava calendarizzata fino a ferragosto, il che significava che i rossoneri avrebbeero disputato l’Europa League e che l’eventuale sanzione decisa a settembre (o ancora più avanti) sarebbe stata scontata nella stagione 2020-2021.

Ma anche al Milan non conviene tirarla troppo per le lunghe, col rischio di una sanzione ancora più elevata di quell’anno senza Europa già deciso un anno fa e poi congelato dopo il ricorso al Tas. Un eventuale quarto posto a maggio 2020 non produrrebbe la qualificazione in Champions (con i relativi 50 milioni di euro tra premi e incassi) ma una stagione davanti alla tv. Ed allora, grazie ai buoni uffizi di Zvone Boban, appena tornato in rossonero dopo anni alla vicepresidenza della Fifa, i vertici rossoneri hanno iniziato una trattativa con l’Uefa. Una sorta di patteggiamento che preveda, in cambio dell’accettazione di una stagione senza coppe per il Milan, un anno in pù, 2022 e non più 2021, per raggiungere il pareggio di bilancio e rientrare nei parametri.

Se l’intesa verrà trovata entro pochi giorni, al massimo la fine della settimana, la Roma andrà ai gironi di Europa League al posto del Milan, mentre i preliminari li giocherà il Toro. Che, a questo punto, anticiperà a metà della prossima settimana il raduno previsto per il 10 luglio, con successiva partenza per il ritiro di Bormio, al momento fissato dal 13 al 27 luglio.

D’altra parte, sia il presidente Cairo che il direttore generale Comi nei giorni scorsi avevano detto che la società è “prontissima” nel caso di ripescaggio. E capitan Belotti, dopo le due partite con la nazionale, ha detto di augurarsi di tornare prima dalle ferie. Ora si attende l’ok dell’Uefa in questa corsa contro il tempo.

Massimo De Marzi

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