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Politica | 23 luglio 2019, 17:07

Il M5S di Torino dice sì al terzo mandato di Di Maio: "Stavamo già andando in questa direzione"

Contrari alla proposta Aldo Curatella, Andrea Russi e l'assessore all'Ambiente Alberto Unia

Il M5S di Torino dice sì al terzo mandato di Di Maio: "Stavamo già andando in questa direzione"

Il M5S di Torino promuove a maggioranza l’apertura fatta ieri da Luigi Di Maio alla possibilità del terzo mandato, il cosiddetto “mandato zero”, per consiglieri comunali e di Circoscrizione. Anzi diversi evidenziano come il percorso politico intrapreso in questi ultimi mesi andasse in quella direzione, cioè quella di abbattere uno dei pilastri fondamentali del Movimento come il no alla ricandidatura dopo due amministrazioni.

Favorevole la capogruppo comunale Valentina Sganga, che parla di “buona proposta di Di Maio, per non disperdere le tante competenze che nel M5S e istituzioni si stanno formando”. “Tuttavia – aggiunge - continuiamo a garantire un ricambio e un'apertura a tutte le nuove competenze che nei partiti tradizionali non troverebbero spazio”. Una posizione condivisa anche dai consiglieri Antonio Fornari e Fabio Versaci, che evidenziano come “l'Italia sia il paese dei piccoli comuni" e quindi trovare dei candidati spesso sia difficile. "Molti eletti - aggiunge Versaci - lo fanno davvero per spirito di servizio.”.

Per la consigliera Monica Amorel’obbligo a due mandati deve valere per il Parlamento e la Regione, non per i livelli inferiori”. Amore, insieme alla collega Barbara Azzarà, accoglie quindi positivamente la proposta di Di Maio, auspicando che a questa si accompagni l’obbligo di una prima esperienza sul territorio.

E’ per il sì al “mandato zero” anche il Presidente del Consiglio Francesco Sicari, che precisa come “l’apertura deve inoltre però privilegiare la selezione di una classe politica esperta quindi i territori dovranno valutare operato degli eletti. Altrimenti il risultato potrebbe essere solo il riempire le istituzioni con incapaci e per più tempo”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Viviana Ferrero: "E' ottima l'idea di creare competenze con una scuola di politica sul campo".

Il collega Marco Chessa,pur condividendo la proposta”, dichiara che le priorità del “M5S dovrebbero essere altre”. Parole condivise dalla consigliera regionale Francesca Frediani, per cui i veri nodi critici sono “ritrovare la nostra identità, garantire reale partecipazione ai processi decisionali e trovare spazi di confronto”. Dubbi anche dal consigliere comunale Fabio Gosetto, che teme come questa apertura possa significare “l’abbandono della politica delle scelte oculate, ossia quelle del buon padre di famiglia”. Se così fosse, per Gosetto, sarebbe meglio “mantenere la gessatura dei due mandati”. Per Daniela Albano si “dovrà valutare comunque tutta la proposta di riorganizzazione nel suo complesso”.

Contrari all’ipotesi del terzo mandato annunciata ieri da Luigi Di Maio sul “Blog delle Stelle” - che ora dovrà comunque essere approvata dagli iscritti su Rousseau - Aldo Curatella, Andrea Russi (“salvo qualche distinguo”) e l’assessore all’Ambiente Alberto Unia (“sempre stato contrario”). Critica anche l’ex consigliera Marina Pollicino, che la scorsa settimana ha abbandonato il M5S Torino in Sala Rossa, per dare vita al gruppo misto Conci. “Di Maio – commenta - diceva che la regola dei due mandati non si cambia e questo era certo come l'alternanza delle stagioni: si vede che non ci sono più le stagioni di una volta”.

Cinzia Gatti

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