Il sì alla Tav del governo gialloverde rischia di far cadere l'amministrazione Appendino: Daniela Albano e Maura Paoli, due delle consigliere da sempre in prima linea per il no alla Torino-Lione, sono pronte a lasciare il M5S di Torino.
Dopo le parole del premier Giuseppe Conte - che ieri in serata ha dichiarato "non fare l'Alta Velocità costerebbe più di farla", dando di fatto il via all'opera da parte dell'esecutivo gialloverde - si è riaccesa la crisi all'interno della maggioranza torinese. E a pensare seriamente all'abbandono sono le "dissidenti" Maura Paoli e Daniela Albano.
"Le motivazioni di Conte - spiegano le due consigliere - sono discutibili, anche perché non è arrivata una nuova analisi costi-benefici che smentisca quella precedente". Per le due grilline è "ridicola" anche la storia dei maggiori finanziamenti dalla UE per la realizzazione dell'Alta Velocità, "perché se in tutto in questo tempo il governo ha lavorato solo per aumentare gli stanziamenti, ha lavorato male".
Molto dure le critiche anche al vicepremier Luigi Di Maio, che in un post nella serata di ieri ha scaricato la responsabilità del via libera alla Tav sul Parlamento. "Un teatrino penoso" quello del vicepremier per le due consigliere, che accusano la Lega di non aver nuovamente rispettato il contratto di governo.
Il patto tra Lega e M5S prevede che nessuna delle due forze, sui punti previsti tra cui appunto la Tav, possa essere messo in minoranza. Ma è evidente che la maggioranza del Parlamento è a favore dell’opera e ai grillini di Palazzo Montecitorio e Madama resterà la vittoria di Pirro di votare no all’Alta Velocità, per salvare almeno la faccia.
"Se si va in aula sul Tav - spiegano Albano e Paoli - e dal voto in aula che non si è rispettato il contratto di governo, allora l'unica via è la crisi: se non si sceglie questa strada per noi diventa difficile rimanere nel M5S".
"Prima di qualsiasi decisione vogliamo confrontarci con il territorio, il gruppo e i nostri elettori", concludono Paoli e Albano.
Dopo l'abbandono di Marina Pollicino del M5S di Torino, e il suo passaggio al gruppo misto, la possibile uscita di altre due consigliere segnerebbe praticamente la caduta dell'amministrazione Appendino. La maggioranza starebbe solo su grazie ad un voto, troppo difficile per andare avanti sino alla fine del mandato nel 2021.