Ci sono i Tamarri, gli Hipster e molti altri ancora. Ma soprattutto i più temibili di tutti: i Pensionà. Sono alcune delle "tribù" torinesi che sono pronte a sfidarsi a suon di risse - figurate, si intende - sulla plancia di "Patele", il nuovo gioco da tavola nato dalla fantasia e dalla creatività di Torino Factory, lo stesso gruppo di lavoro che in passato ha generato un vero fenomeno di genere come Torino XXL, uscito a Natale del 2016.
All'epoca, l'ispirazione venne da un titolo storico dei giochi da tavolo (quello con le carte, gli alberghi e le prigioni, per intendersi). Questa volta invece lo spunto sembra richiamarsi a un noto gioco di strategia bellica, ma in realtà il cammino porta in territori ben diversi: non ci sono dadi, ma carte. Non ci sono nazioni, ma quartieri e circoscrizioni. Ma dentro c'è un po' di tutto: dai richiami alle sub culture giovanili a pellicole storiche come Arancia Meccanica o I Guerrieri della Notte.
"La storia che sta alla base del gioco - raccontano i ragazzi di Torino Factory - è stata scritta per noi da Giuseppe Culicchia. Racconta di un'era di fantasia in cui Torino rischia di diventare Milano B, ma le diverse bande della città si alleano per contrastare questa ipotesi". Un idillio che viene infranto però dall'omicidio del leader carismatico, Bruno Gambarotta: da qui accuse incrociate, sospetti, fino ad arrivare alle mani. Patele, appunto, come si dice in dialetto torinese.
Lo sbarco sul mercato è previsto per il mese di novembre, ma proprio in queste ore sta partendo la campagna di crowdfunding (qui il link) che permetterà ai donatori di mettere le mani sul gioco in anticipo rispetto ai clienti normali e a un prezzo scontato. Inizialmente saranno prodotti circa 500 pezzi. Ma l'obiettivo è bissare il successo del "primogenito", che con quattro ristampe ha raggiunto quota 22mila scatole prodotte.