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Eventi | 13 settembre 2019, 08:09

Quando corpo fisico e sonoro si incontrano: a Torino è tempo di "Anatomia"

Lo spettacolo della coreografa Simona Bertozzi, su musiche e live electronics di Francesco Giomi, è inserito nel festival Torinodanza. Stasera al Teatro Gobetti

Quando corpo fisico e sonoro si incontrano: a Torino è tempo di "Anatomia"
    Debutta questa sera al Teatro Gobetti, per il festival TorinodanzaAnatomia, della coreografa Simona Bertozzi, che danza in scena assieme alla giovane Matilde Stefanini su musiche e live electronics di Francesco Giomi.
    Uno spettacolo che, come suggerisce il titolo stesso, nasce dall’incontro tra due corpi: uno biologico, l’altro sonoro. È il diagramma dello loro linee di forza, traiettorie e dislocazioni, fenditure nello spazio e forme in cui si dispiega il tempo: un’anatomia di anime tra velocità e lentezze, accelerazioni e sospensioni.
    Nei lavori della Bertozzi, sensibile interprete, il linguaggio del corpo risente della compenetrazione di pratiche, pensieri e discipline che fanno dell’atto creativo un sistema complesso, misurato con la contemporaneità. Qui, articola la sua danza sulle vibrazioni di Giomi, compositore elettronico e direttore del centro di ricerca musicale Tempo Reale, fondato da Luciano Berio. "Il gesto non finisce con il mio corpo e basta - spiega la coreografa -. Inizia e finisce perché attraversa il mio corpo e gli altri intorno. Trasmetto e lancio informazioni che vengono captate, se non ci sono altri corpi è lo spazio che le trasporta. Tutto questo è rivoluzionario".
    Anatomia è ciò che resta di questo incontro, che avviene al limite dell’udibile e del visibile, là dove si dispiegano tensioni in un continuo rapporto tattile tra la materia fisica e quella sonora. Ed è tutto un tagliare, incidere, dissezionare acusticamente il corpo e il suo spazio per far scaturire un’immagine.
    Il risultato è una scena-paesaggio, una costellazione. Per coglierne il bagliore irradiante, non basta semplicemente ascoltare o guardare, servono un occhio e un orecchio assoluto, a margine dell'impossibile.
    In Anatomia, la visione teorico-compositiva è affidata a Enrico Pitozzi, il progetto luci e set spazio ad Antonio Rinaldi; la voce è di Mirella Mastronardi. Uno spettacolo prodotto da Nexus 2016 in collaborazione con Tempo Reale ed è inserito in MITO SettembreMusica.

Manuela Marascio

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