"Ripartire dalla fabbrica vuol dire riportarla al centro della discussione. Mirafiori è lo specchio efficace del nostro Paese, rappresenta l'idea dell'industria del futuro, ad alta contaminazione di competenze e di innovazione". Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindustria, chiude con questa frase suggestiva la giornata di Assemblea dell'Unione Industriale di Torino presso gli spazi di TNE.
Un'area che non nasconde le sue radici novecentesche, ma che al tempo stesso si propone per essere motore di cambiamento e rinnovamento. Ma essere a Torino implica anche parlare di infrastrutture. Nemmeno a dirlo, la Torino-Lione. "La Tav - scandisce Boccia dal palco - è diventata il simbolo di un Paese che non vuole essere periferia di Roma, ma aprirsi all'esterno ed essere al centro dei mercati internazionali oltre a quelli di nicchia".
"È finita - aggiunge - l'epoca dell'autosufficienza: da soli non si possono vincere le sfide che ci troviamo di fronte". E chiude con una battuta sui futuri festeggiamenti per i 110 anni di Confindustria, che cadranno il prossimo anno.
"A coloro che spingevano contro i corpi di intermediazione faccio notare che loro non ci sono più, mentre noi celebreremo un'importante ricorrenza".