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Attualità | 23 ottobre 2019, 13:57

Cimice asiatica: in provincia di Torino i danni alle nocciole arrivano al 40%

Coldiretti Torino: "Bene lo stanziamento di 80 milioni nella Legge di bilancio ma l’introduzione di parassiti antagonisti – vespa samurai – resta vietata"

Cimice asiatica: in provincia di Torino i danni alle nocciole arrivano al 40%

"Il monitoraggio sulla presenza di cimice asiatica sulle coltivazioni del territorio regionale è condotto tramite 70 trappole di cattura massale. I tecnici Coldiretti monitorano anche i campioni di nocciole collegati alla presenza di trappole, per determinare la percentuale di danno alla raccolta. Sinora i dati medi forniscono un quadro preoccupante", informa Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino.

"La provincia di Torino e quella di Asti registrano oltre il 40 per cento di cimiciato – frutti non commerciali – alla raccolta delle nocciole, seguite dalla provincia di Alessandria con il 20-30 per cento e Cuneo dove i danni delle cimici si stabilizzano sul 15-20 per cento. Questi dati sono ancora più significativi se si considera la scarsa produzione di quest’anno, dovuta alla cascola delle nucole – nocciole in formazione –, colpite precocemente dalle punture di cimice che ne hanno determinato il mancato sviluppo e la successiva cascola. Le indicazioni dei servizi di assistenza tecnica sono rivolte ancora a un attento monitoraggio per ottimizzare la difesa considerando che l’introduzione di parassiti specifici – vespa samurai – risulta vietato”.

“A fronte di tale situazione - aggiunge Galliati - consideriamo una buona notizia lo stanziamento di 80milioni di euro previsti nella legge di bilancio in favore delle imprese danneggiate, annunciato nei giorni scorsi da Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, che si è altresì impegnata a studiare la possibilità di una moratoria dei mutui per le aziende colpite da questo parassita”.

“Queste risorse sono un atto di responsabilità nei confronti di una avversità che si è estesa a tutte le Regioni del Nord Italia, cagionando danni oltre alle nocciole, alle produzioni di meli, peri, kiwi, ma anche peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai – chiude Fabrizio Galliati –. Coldiretti chiede che gli interventi per l’emergenza vengano però accompagnati da misure strutturali per superare i ritardi burocratici nella lotta all’insetto killer, con la rapida introduzione della vespa samurai, il nemico naturale della cimice venuta dall’Oriente”.

comunicato stampa

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