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Eventi | 01 novembre 2019, 07:00

Il Moncalieri Jazz Festival celebra Leonardo e sbarca al Teatro Regio

La 22esima edizione in programma da domani, sabato 2, al 16 novembre. Grande novità per la Notte Nera, con un concerto completamente insonorizzato a impatto acustico zero. E per il 2020 si pensa ad un omaggio a Fellini

Il Moncalieri Jazz Festival celebra Leonardo e sbarca al Teatro Regio

Il Moncalieri Jazz Festival sta accendendo i motori in vista della 22esima edizione, in programma da domani a sabato 16 novembre, per un evento che è diventato "un biglietto da vista per la città, rappresentando una eccellenza riconosciuta a livello nazionale", come ha detto il sindaco Paolo Montagna.

La grande novità di quest'anno, come ha spiegato il maestro Ugo Viola, anima e autentico factotum della manifestazione, sarà il connubio con Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua morte. E proprio per onorare al meglio la figura del genio universale, il 2 novembre la Notte Nera del jazz assumerà la denominazione de “La Notte di Leonardo”, con un concerto che coinvolgerà circa 300 coristi, che occuperanno interamente la piazza del Centro Storico.

L’evento utilizzerà per la prima volta una tecnologia d’avanguardia di particolari cuffie wifi, che permetteranno di ascoltare il concerto scevro da qualsiasi altro rumore di fondo, quindi ad impatto sonoro zero. Quello che renderà questa cornice ancora più suggestiva è il numero di fortunati spettatori, 500 pari al numero di anni che separano il 2019 dalla data del decesso del famoso artista e inventore italiano.

Ma Leonardo sarà protagonista del Festival anche in occasione dello sbarco al Teatro Regio, dove la sera del 4 novembre è in programma un'opera jazz dedicata al genio, che racconta il suo grande sogno del volo. L'ispirazione arriva dall'Autoritratto e dal Codice del Volo, conservati ai Musei Reali. “Leonardo e il foglio perduto” è un’opera jazz composta e diretta da Stefano Fonzi, con interpreti d’eccezione, di fama internazionale, coinvolti nel progetto: due grandi solisti Jazz Paolo Fresu e il vocalist Albert Hera, accompagnati e sostenuti da la Filarmonica Teatro Regio Torino e da la Torino Jazz Orchestra. I testi dell’opera, scritti da Giommaria Monti, saranno letti ed interpretati da un grande attore dalla voce straordinaria: Pino Insegno.

Poi spazio a concerti che toccheranno scuole, case di cura, il centro polifunzionale Don Ferrero, piazze e le Fonderie Limone, fino ai tre appuntamenti finali con i concerti dal Jazz Rock al Progressive, che vedranno protagonisti giovedì 14 novembre  gli “Arti&Mestieri Essentia  e Area Open Project”, venerdi 15 novembre (nella serata dedicata ai 50 anni della Pro Loco di Moncalieri) con l'esibizione dei Quintorigo”, per concludere sabato 16 con James Senese, il musicista jazz più importante d’Italia.

Una chiusura in grande stile per un Festival che, prima ancora di iniziare l'edizione 2019, ha già in mente un'idea stuzzicante per quello del 2020. "A cento anni dalla nascita, sto pensando a un omaggio per il grande Federico Fellini", si è lasciato scappare Ugo Viola.

 

Massimo De Marzi

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