C'è il classico iPad (che però bisogna saper usare), ma ci sono anche i robottini da programmare con il coding, fino ai droni e molto altro ancora. La didattica è sull'orlo di una svolta, grazie alle nuove tecnologie. E un colosso mondiale come Apple ha scelto Torino e la seconda edizione di Swift Heroes per diffondere la sua filosofia.
Nato lo scorso anno come un evento dedicato solo agli sviluppatori di app (sotto le insegne della torinese Synesthesia), per l'edizione 2019 l'appuntamento con il futuro ha cambiato casa - da Torino Incontra al Centro Congressi del Lingotto - e soprattutto ha raddoppiato la sua durata. Da uno a due giorni, abbinando l'appuntamento per gli esperti di programmi, che si ritrovano oggi, a una finestra aperta sul pianeta-scuola che ha occupato la giornata di ieri, giovedì.
Uno scenario in più, che vede la collaborazione neonata con un'altra azienda del territorio torinese, Rekordata, che da oltre 30 anni si occupa di informatica e di IT applicato alla didattica. Un'esperienza che le ha permesso di essere una delle poche aziende di cui Apple "si fida" per diffondere i propri strumenti e le proprie visioni sulla scuola del futuro.
"Apple ha un programma mondiale che porta gli insegnanti in giro per il globo a raccontare come le nuove tecnologie possono aiutare la didattica - racconta Carlo Marchese, direttore commerciale Rekordata nelle pause tra un incontro e l'altro della giornata d'esordio -. E noi da più di 30 anni sposiamo questa filosofia: non solo ti do soltanto la tecnologia, ma ti spiego anche come utilizzarla in maniera efficace formando gli insegnanti che si dedicheranno alla didattica dei bambini".
Fondata all'ombra della Mole nel 1986, Rekordata è ora parte di un club molto esclusivo: "Siamo uno dei 5 interlocutori nazionali che rappresentano Apple nel mondo educational e abbiamo la nostra giurisdizione soprattutto nelle regioni del Nord Ovest. A livello di fatturato, siamo il primo interlocutore nazionale, ma collaboriamo anche con altri marchi di primissimo piano come Adobe, Lenovo e Google".
Ma se il fidanzamento tra Synesthesia e Rekordata promette bene, il matrimonio tra le tecnologie didattiche digitali e il mondo della scuola torinese sembra ancora in alto mare. "Il grado di penetrazione dello strumento tecnologico in sé può essere anche alto - dice Marchese -, ma il suo uso consapevole è decisamente più basso. Peccato, perché tecnologie di questo genere andrebbero benissimo dalle elementari in poi". "Casi positivi di esempio però ce ne sono - prosegue - ma soltanto se pianificano la formazione. Al momento a Torino e Piemonte sono sotto il 5%".
"Facciamo un centinaio di eventi ogni anno come quello di oggi, ma questo è l'anno zero perché a Torino mancava un appuntamento di questo genere in termini di numeri e di ricadute", conclude il rappresentante di Rekordata. E il prossimo anno si ripete.