“Sono come tutti gli altri, diverso”: si apre con questa citazione di Antonino, autore di molte delle frasi che colorano le ormai celebri magliette, tazze e spille del Laboratorio Zanzara, la ventunesima edizione del calendario della cooperativa sociale impegnata nella valorizzazione delle possibilità espressive e creative di persone con disagio mentale.
La pubblicazione è stata presentata al pubblico con una grande festa andata in scena giovedì: “Si tratta – ha spiegato il direttore artistico Gianluca Cannizzo – del nostro progetto cardine, quello che rappresenta più di ogni altro il Laboratorio, mentre per i ragazzi è un momento di incontro dove poter far conoscere il proprio lavoro alla città. Per l'edizione 2020, come al solito diversa dalla precedente, abbiamo rielaborato e rappresentato maschere provenienti da tutto il mondo”.
Cannizzo si è poi soffermato sulle caratteristiche che rendono il Laboratorio Zanzara più unico che raro: “Quello che ci distingue – ha proseguito Cannizzo – è l'essere centrati sulla professionalità piuttosto che sulla parte educativa: grazie alla mediazione di architetti, designer e altre figure, le persone che ci frequentano possono dare sfogo al proprio talento e alla propria creatività. Nel tempo abbiamo dimostrato di poter anche lavorare come agenzia, portando avanti diversi progetti grafici”.
Un'attenzione particolare viene anche dedicata alle modalità di lavoro, studiate in modo da non lasciare indietro nessuno: “Il progetto – ha concluso – è partecipativo: l'obiettivo è quello di trasformare quello che viene fatto quotidianamente in un prodotto attraverso processi condivisi, per permettere anche a chi è più in difficoltà di sentirsi coinvolto. Il sogno, per il futuro, è invece quello di trovare una sede più adeguata, un atelier dotato di caffetteria e libreria dove poter accogliere i nostri amici e poter ospitare progetti internazionali affini al nostro”.