A poco più di sei anni di distanza dalla morte, il culto per Gipo Farassino non accenna a spegnersi, anzi: per ricordarlo, infatti, ieri è stata inaugurata l'installazione “Questa mia città” dell'artista Vittorio Campanella.
L'opera consiste nella proiezione, sui muri della casa natale di Via Cuneo 6, di una serie di diapositive realizzate a mano e raffiguranti alcuni versi celebri scelti dalla figlia Valentina; l'iniziativa, attiva fino alle 20 del 6 gennaio, è dalla Circoscrizione 7 in collaborazione con fondazione Caterina Farassino, DEWREC e ARCI Torino.
A ricordare Farassino, vero e proprio cantore dei quartieri popolari della zona nord della città come Aurora e Barriera di Milano, è la stessa figlia: “I riconoscimenti ottenuti da mio padre - racconta – sono arrivati più dalla sua gente che dalle istituzioni, oggi fortunatamente presenti grazie alla Circoscrizione 7. A questo proposito trovo bellissimo che tantissimi residenti si siano mobilitati per rendere possibile un'iniziativa che dimostra il senso di appartenenza di un borgo come Aurora, al quale mio padre era molto affezionato”.
L'installazione è resa possibile proprio grazie all'impegno diretto della Circoscrizione: “Per tanti piemontesi - dichiara il presidente Luca Deri – Gipo Farassino ha rappresentato il significato di vivere in un quartiere popolare come Aurora, un territorio che ha sempre avuto difficoltà ma altamente vivo e propositivo. La presenza di tanti comitati impegnati nell'organizzazione di altrettante iniziative ne è la testimonianza migliore”. Nel frattempo, l'assessore a diritti, decentramento e giovani Marco Giusta annuncia, per marzo 2020, l'arrivo della tanto attesa targa commemorativa.