Nella Torino che si interroga sui progetti da realizzare per tutelare l’ambiente, è il Movimento 5 Stelle a promuovere una concreta azione “plastic free” con una mozione che mira a incentivare l’uso dell’acqua pubblica del rubinetto nei locali, al posto delle diffusissime bottigliette di plastica monouso.
In sostanza, nella proposta di mozione presentata dai consiglieri pentastellati Albano, Mensio, Sganga, Amore, Sicari, Carlevaris, Carretto, Malanca e Giovara, si impegna sindaca e Giunta a incentivare l’utilizzo di caraffe d’acqua nei locali di somministrazione di Torino. Il torinese o il turista che si siederà nel bar, ristorante, trattoria della città, invece di consumare acqua in bottiglie da un litro o mezzo litro di plastica, potrebbero quindi trovarsi sul tavolo una caraffa in vetro, con acqua del rubinetto.
Un’azione resa possibile dall'ottima qualità dell’acqua a Torino, costantemente controllata grazie alle 850.000 analisi sull’acqua potabile effettuate ogni anno. L’offerta di acqua in caraffa, peraltro, non andrebbe a sostituire completamente le bottiglie in plastica, che rimarrebbero a disposizione dei clienti che dovessero richiederle. Semplicemente, a livello d’offerta, rappresenterebbero il piano “B”, scavalcato da un servizio più ecologico e meno impattante per l’ambiente.
Per spingere gli esercenti a proporre questo tipo di servizio, è prevista per loro una riduzione della Tari per un massimo del 30%. La proposta ha incontrato il favore dell’assessore al Commercio, Alberto Sacco: “Accogliamo con piacere questa mozione, che peraltro è una pratica già parecchio diffusa in tutto il mondo”. “Se il Consiglio comunale dovesse approvarla, convocherò le associazioni di categoria e troveremo il modo di renderla applicabile”.
Via le bottiglie di plastica in favore di un consumo maggiore di acqua del rubinetto: a Torino la tutela per l’ambiente passa anche da misure concrete come questa.